1938-2018: se ottant'anni vi sembran molti. Per non dimenticare

Memoria, Diritti

Soggetto coordinatore: ISREC - Istituto di Storia contemporanea di Piacenza

 

Rete: Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, SPRAR di Piacenza, Comune di Castel San Giovanni, Comune di Sarmato, Comune di Travo, Associazione Fabbrica & Nuvole di Piacenza, Associazione Mondoaperto di Piacenza, Liceo Scientifico Respighi, Liceo Gioia, Liceo Colombini, Istituto Romagnosi, Istituto Casali, Istituto Leonardo da Vinci, ISII Marconi, Sc. Sec. I grado Italo Calvino di Piacenza, Scuole primarie di Borgotrebbia, Scuole primarie di Sarmato, Scuole primarie di Castel san Giovanni, Scuole primarie di Gragnano, Scuole primarie di Sant’Antonio a Trebbia, Scuole primarie Rottofreno, Scuole primarie di San Nicolò, Scuole primarie di Travo, Scuole primarie di Mazzini e Alberoni.

Il progetto scaturisce dalla nuova ricerca che porta a compimento il lavoro dell’ Isrec Piacenza sulla persecuzione razziale nel piacentino, sulle
conseguenze esistenziali, sociali ed economiche per coloro che la subirono, e sullo sfondo ideologico che ne accompagnò l’applicazione. Dalla ricerca e dal relativo libro è scaturito un allestimento espositivo. La mostra "Piacenza 1938-1945. Le leggi razziali", verrà allestita nei mesi di dicembre e gennaio in uno spazio espositivo aperto (Borgo FaxHaal) collocato nel quartiere multietnico della città, a significare la volontà di creare un ponte, suscitare interesse, stabilire contatti con un’area considerata difficile e spesso pretesto per manifestazioni di intolleranza xenofoba.

METODOLOGIE:

Gli operatori Isrec guidano i ragazzi delle scuole piacentine (primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado) in un percorso di avvicinamento consapevole alle tematiche trattate, con lo scopo di promuovere presso la platea di scolari e studenti lo sviluppo di laboratori didattici dai quali dovranno emergere:
- manifesti
- video
- elaborati incentrati sul tema della
discriminazione.


 

SVILUPPI PROGETTUALI:

Il progetto  ha avuto inizio nel dicembre 2018, implicando una divulgazione della ricerca sulla applicazione delle Leggi razziali nel piacentino, sotto forma della pubblicazione di un libro/catalogo e di una Mostra composta da 40 pannelli, oltre che dei materiali di accompagnamento per l’Unità di apprendimento per i vari gradi di scuola, sta procedendo con un alto riscontro di adesioni da parte delle scuole, delle associazioni compartecipi e di diverse realtà appartenenti alla cosiddetta cittadinanza globale.


L’allestimento della mostra, nel suo primo step nel capoluogo, in uno spazio espositivo aperto dalle 8 di mattina alle 8 di sera e collocato nel quartiere multietnico e più “difficile” della città (“Borgo Faxhall”, Quartiere Roma), ha suscitato interesse oltre le previsioni, non solo da parte delle scuole di ogni ordine e grado di Piacenza, ma coinvolgendo numerose amministrazioni comunali della provincia oltre che realtà educative che operano al di fuori del contesto scolastico.


La mostra itinerante, esposta finora nei comuni di Piacenza, Sarmato, Castel San Giovanni e Travo, ha già registrato oltre 700 presenze, registrate attraverso l’iscrizione alle visite guidate e la firma nei luoghi di esposizione. Sono state infatti svolte, dagli operatori dell'ISREC, visite guidate rivolte alle classi di ogni ordine e grado, in accordo con i docenti e in alcuni casi, con uno sviluppo laboratoriale in classe, con una cospicua adesione anche della scuola primaria, a dimostrazione dell'urgenza di un approccio precoce all'educazione alla cittadinanza ed ai temi della memoria e dei diritti negati.


Un altro aspetto fondamentale da sottolineare è l'interesse manifestato da diverse realtà del territorio impegnate in progetti alternativi di cittadinanza condivisa. Sono state realizzate visite per:
- Il GASP, Gruppo di acquisto solidale Piacenza che si oppone ai modelli di consumismo globale proponendo, tra le altre cose, scelte alternative di acquisto attente al rispetto delle condizioni di lavoro ed alla presenza di un progetto sociale nelle piccole aziende di riferimento.
- Il Centro educativo per adolescenti “Il Clan Destino” di Borgonovo Val Tidone (PC), gestito dalla cooperativa sociale Coopselios, che si propone di sostenere i minori seguiti dai Servizi Sociali nel loro processo di crescita, collocandosi come struttura di tramite tra la scuola, la famiglia e l'ambiente sociale in cui sono inseriti.
- I ragazzi del progetto SPRAR, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Una quindicina di ragazzi, provenienti da nazioni diverse, in particolare dagli stati dell'Africa, pur con difficoltà di comprensione linguistica e con livelli di scolarizzazione spesso molto bassi, hanno dimostrato interesse per gli argomenti trattati ed hanno saputo cogliere collegamenti con la loro condizione odierna - ritrovando problematiche che gli appartengono - e con la dimensione di emarginazione e di rifiuto con cui purtroppo si trovano quotidianamente a dover fare i conti.
Le esposizioni della mostra e le attività correlate continueranno per tutto il 2019 in altri comuni della Provincia, per ritornare, quindi, a Piacenza.

Rassegna stampa

 

Articolo apparso su La libertà di giovedì 13 dicembre 2018:

Articolo apparso su La libertà di domenica 16 dicembre 2018:

Articolo apparso su La libertà di mercoledì 23 gennaio 2019:

Articolo apparso su La libertà di venerdì 8 febbraio 2019:

 

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