Cyberbullismo e privacy: a lezione con la polizia sui rischi della rete
Le "generazioni connesse", pur essendo native digitali, sono le più esposte ai pericoli invisibili che si annidano sul web, dai crimini informatici al cyberbullismo. Per affrontare questa vulnerabilità, il tema della sicurezza in rete si conferma centrale nel percorso formativo "Ambasciatori di privacy e sicurezza informatica – Responsabile della protezione dei dati dello studente", giunto alla sua quarta edizione.
Il progetto, promosso dall’associazione Protezione Diritti e Libertà Privacy Aps in collaborazione con Ernieapp Ltd e Studio Paci & C. Srl e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è stato presentato l'8 ottobre scorso agli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Rimini.
Prevenire il disagio giovanile
L'incontro ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito, ha sottolineato l'importanza di queste iniziative: "Una maggiore tutela e riservatezza della privacy sono alla base del corretto utilizzo dei social network e aiutano a prevenire fenomeni di disagio giovanile come il bullismo e il cyberbullismo".
Alla presentazione, condotta da Gloria Paci (Presidente Aps) e Luca Di Leo (Vicepresidente Aps), hanno partecipato anche la consigliera regionale, Emma Petitti, e importanti rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia, tra cui il Questore di Rimini, Olimpia Abbate, la Dirigente della Polizia Scientifica regionale, Martina Torta, e la Dirigente del Centro Operativo della Sicurezza Cibernetica, Maria Cristina Fagone Buscimese.
Consapevolezza e intelligenza artificiale
Il percorso formativo si rivolge alle scuole primarie e secondarie con un doppio obiettivo: fornire agli studenti gli strumenti di tutela essenziali per proteggersi dai pericoli in rete e costruire un profondo grado di consapevolezza su tematiche emergenti.
I corsi si concentrano sull'identità digitale, sui crimini informatici e sull'importanza della protezione dei dati personali online, toccando anche gli aspetti etici legati all'intelligenza artificiale. "Quando si proteggono i dati, si proteggono anche le persone", ha spiegato Luca Di Leo, sintetizzando la missione del progetto: insegnare ai più giovani a relazionarsi con le nuove tecnologie coltivando due pilastri irrinunciabili: prudenza e diffidenza.

