Istituto comprensivo n. 6 di Imola, conoscere per non dimenticare

Gli studenti e le studentesse dell'IC 6 di Imola hanno celebrato la Giornata della Memoria mettendo in scena lo spettacolo teatrale dal titolo Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz. Il mare unisce e non divide; in occasione del Giorno del Ricordo, invece, gli alunni sono intervenuti in una seduta di consiglio comunale straordinaria con letture e musiche.   

Giornata della Memoria - Nella serata del 26 gennaio con lo spettacolo teatrale dal titolo Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz. Il mare unisce e non divide, 34 studenti hanno raccontato la storia di Sami, intrecciandola con il presente, con le guerre in corso tra Israele e Palestina. Hanno affrontato il tema della violenza su donne e bambini ed il dolore dei profughi che arrivano a Lampedusa. I ragazzi si sono espressi sul palcoscenico, affrontando i temi della Memoria, dei Diritti Umani e della Cittadinanza Attiva. 

Giorno del Ricordo - Nel pomeriggio dell’8 febbraio, durante un consiglio comunale straordinario del Comune di Imola, 12 studenti sono intervenuti, con letture e musiche, per la commemorazione delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Hanno ricordato l’ultimo superstite italiano delle foibe istriane, scampato per miracolo alla morte, nel 1945.  

Con l’intervento in consiglio comunale e la rappresentazione teatrale i ragazzi e le ragazze hanno evidenziato la tragedia ed il dolore di uomini, donne e bambini, dando così voce ai valori della Memoria e del Ricordo, per non dimenticare.

Una studentessa, che ha frequentato il laboratorio extrascolastico durato circa quattro mesi, ha commentato così il suo percorso

 “Avete presente quell’orribile sensazione di non parlare abbastanza forte da venire ascoltati e trovarsi a tirare fuori tutta la voce che si ha in corpo per farsi sentire? Ecco, a me succede spesso. Spesso mi sembra di parlare da sola o di essere ignorata. C’è però qualcuno, anzi, qualcosa che riesce a sentire anche ciò che sussurra il mio cuore. Questo è il teatro. La capacità di interpretare qualcosa di silenzioso, di emozionarsi con i personaggi, di incantarsi nelle parole e di esprimersi senza dover urlare. Questo è il teatro, la voglia di farsi capire, la capacità di far entrare gli spettatori nella storia. Questo è il teatro, o meglio, questo è il teatro della memoria e questi siamo noi, i ragazzi che ricordano gli orrori del passato!”.

 

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