Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi del Comune di Ravenna
Alla seduta – coordinata dall’Assessore alla Scuola e Politiche Giovanili Fabio Sbaraglia - sono stati invitati due rappresentanti del comitato provinciale di Unicef Ravenna: la presidente Mirella Borghi e Paola Rossi, che hanno presentato l’attività di UNICEF e in particolare la promozione dei Diritti dell’Infanzia coinvolgendo la Consulta nel progetto l’Albero dei Diritti, una metafora che esprime le connessioni esistenti fra i Diritti di bambini e bambine, le esigenze materiali e di relazione, i contesti di vita, gli ambienti familiari ed educativi.
I rappresentanti, suddivisi in gruppi di lavoro, hanno aggiunto nuovi Diritti all’Albero, che fra le fronde contiene quelli più universali presenti nella Convezione ONU del 1989: diritto alla salute, ad essere protetto, all’istruzione, ed altri. Fra questi "nuovi Diritti" segnaliamo il diritto a piangere, ad essere consolati, a ridere, a giocare, a sbagliare, a conoscere le proprie origini, a non essere bullizzate/i; a decidere, di perdere, ad avere un futuro, ad avere dei diritti.
I e le rappresentanti hanno motivato le loro scelte facendo riferimento a esperienze a loro vicine, anche personali, mostrandoci quanto riflettere sui diritti non sia un mero esercizio socio-teorico, ma esperienza quotidiana che incide su tutti e tutte.
Il progetto della CdRR come un esempio longevo di Comunità Educante
Abitiamo un tempo in cui da più parti gli adulti sottolineano come le giovani generazioni siano pigre, irresponsabili, “viziate” e poco attente alla “Cosa pubblica”; dal canto loro i/le giovani manifestano la loro distanza dalle Istituzioni da cui non si sentono rappresentati e ascoltati e che considerano poco attente ai loro bisogni e al futuro che li aspetta.
Il progetto della CdRR, che ha attraversato con consapevolezza i decenni e i mutamenti connessi, grazie alla collaborazione attiva delle scuole, continua ad essere per i/le giovani un luogo di confronto fra loro e l’Amministrazione del Comune-Sindaco, assessori, tecnici dove portare richieste e riflessioni sui temi civici che derivano dalla diretta esperienza cittadina e ascoltando risposte e chiarimenti.
La CdRR diventa così un’occasione educativa per tutt*, adulti compresi; le azioni ad essa connesse forniscono un esempio di come ci si può attrezzare di fronte all’eccesso di informazioni e alle semplificazioni e generalizzazioni sui temi dei diritti individuali e collettivi che questo tempo virale e virtuale porta con sé.