Anpi di Guastalla, presentazione del libro “I treni delle felicità a Correggio”

Il 24 novembre scorso gli studenti delle scuole di Guastalla hanno incontrato Cecilia Anceschi, autrice del libro “I treni delle felicità a Correggio”.

L'opera documenta per la prima volta la straordinaria esperienza di accoglienza e di solidarietà che Correggio, al pari di altre città dell'Emilia-Romagna, realizzò dal dicembre 1945, ospitando decine di ragazzi di Milano e del Meridione vittime delle privazioni causate dalla Seconda guerra mondiale.

Cecilia Anceschi ha raccolto i documenti originali e le testimonianze di protagonisti che hanno fornito ricordi e foto di quel periodo. A Reggio Emilia e provincia arrivarono tantissimi bambini: 2.250 coi primi due treni e altre centinaia in quelli successivi. L’ospitalità che le famiglie hanno offerto ai bambini del Sud e delle grandi città, che soffrivano di particolari disagi, è una pagina poco nota ma molto importante della nostra storia e della nostra identità.

Cecilia ha incontrato le quinte classi dell’Istituto Comprensivo Gonzaga di Guastalla venerdì 24 novembre, mentre lunedì 27 l'autrice si è confrontata con due classi della frazione Pieve e una classe della frazione San Martino, complessivamente oltre 120 alunni. Il dialogo è stato attivo e vivace: i giovanissimi allievi hanno posto tante e specifiche domande interagendo con Cecilia per i vari aspetti del tema, dalle condizioni di sofferenza dei bambini sopraggiunti, alla possibilità di accoglierli senza separare fratelli e senza creare disagi.

L’esposizione ha messo in risalto aspetti legati all’ospitalità voluta ed organizzata in primo luogo dalle donne dell’UDI, da Nilde Iotti a Reggio Emilia e da tante mamme e donne di ogni città e paese. Il dialogo ha toccato anche aspetti legati all’attualità: sapete dei bambini di Chernobyl ospitati in tante nazioni d’Europa? Avete accolto a Guastalla bambini e famiglie provenienti dall’Ucraina?

Le parole di Cecilia: “Si ricordano anche quei bambini dalle storie difficili, che sono rimasti legati alle persone di questa terra per la forza degli affetti e dei legami che si sono creati. Pur nella ristrettezza dei mezzi, le famiglie li hanno accolti mettendo in comune ciò che avevano, perché solo la solidarietà e la vicinanza concreta possono guarire le ferite della guerra e far nascere la speranza e la felicità".

La presentazione ha toccato anche aspetti legati alla realtà guastallese: tramite ANPI sono state reperite immagini di gruppi di bambini accolti nella città e nelle frazioni e la fotografia di una delle famiglie che hanno fornito ospitalità.

Tanti gli interventi sul tema dell’amicizia, della solidarietà, della partecipazione. La solidarietà che è presente nei principi della nostra Costituzione: alla domanda…” bambini, sapete che cos’è la Costituzione?”… un coro di sì ed una mano alzata con la Carta Costituzionale stretta fra le dita!

Progetto di una pubblicazione 

Le aspettative sono ulteriormente aumentate quando due dei bambini hanno ricordato che il nonno, e comunque le loro famiglie, accolsero bambini bisognosi: si può sperare di incrementare ancora la documentazione sull’accoglienza legando idealmente e concretamente i bambini di oggi ad ogni altro bambino di ogni paese ed età. Si è chiesto a tutti i bambini, in conclusione, ma proprio per dare vita e continuità al progetto e per lasciare una traccia viva nella memoria, di esprimere i propri pensieri ed emozioni scrivendo un testo o eseguendo disegni da raccogliere in una pubblicazione. Un coro di "ciao" ha salutato Cecilia, anche con richiesta di autografi.

 

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