Associazione Arma Aeronautica di Bologna, “Kindu 1961: Il sacrificio degli aviatori italiani in missione di pace per l'ONU”
La didattica della Educazione Civica può trarre spunto da episodi della storia contemporanea che devono essere ricordati.
Lo stesso tema della Memoria, elemento fondante la comunità di conCittadini, vive della necessità di coinvolgere gli studenti e la cittadinanza nelle azioni utili a interpretare il presente, alla luce delle esperienze di chi ci ha preceduto.
Per questi argomenti, l’Associazione Arma Aeronautica, sezione di Bologna, in collaborazione con la Dirigente Scolastica e i Docenti del Liceo Artistico “Arcangeli“ di Bologna, ha realizzato quest’anno una serie di lezioni per gli studenti delle classi Quinte nell'ambito del progetto “Kindu 1961: Il sacrificio degli aviatori italiani in missione di pace per l'ONU”.
Coinvolgendo anche altre associazioni del territorio (ACLI Bologna, Unione Nazionale Veterani dello Sport, Associazione Percorso della Memoria Rossoblu’), l’Associazione Arma Aeronautica ha intrattenuto le classi del Liceo aderenti al progetto di Educazione Civica. I principali argomenti trattati sono stati dedicati alla storia del Novecento, con particolare riferimento ai due conflitti mondiali, alle leggi razziali, alla shoah, all’emancipazione femminile.
Una attenzione speciale è stata dedicata al tema della pace tra i popoli.
Nello scorso mese di novembre, ricorreva infatti il 60° anniversario dell’eccidio di Kindu, una località del Congo. Nel 1961, in quella località africana fu perpetrato l’eccidio di 13 aviatori italiani, impegnati nella prima missione umanitaria assegnata al nostro Paese dalle Nazioni Unite.
Grazie a conCittadini, la sezione bolognese dell’Associazione Arma Aeronautica ha avuto l’opportunità di ricordare il coraggio e la generosità degli aviatori italiani, la cui missione aveva l’unico scopo di portare conforto e generi di prima necessità alla popolazione civile del Paese africano, in preda alla guerra locale tra bande ribelli, sorte dopo la fine del colonialismo belga.
Il Comandante della missione era un Pilota bolognese, il Maggiore Amedeo Parmeggiani.
Per gli studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna, lo scorso 16 febbraio si è svolta una lezione veramente speciale.
Grazie all’interessamento del Professor Alfredo Sorrini, alcune classi hanno avuto la possibilità di effettuare una visita di istruzione al Sacrario dei Caduti dell’Aeronautica Militare. Si tratta di una piccola Chiesa, collocata nel complesso della Basilica di Santo Stefano, a Bologna.
Questo luogo sacro onora la memoria di 414 aviatori bolognesi, caduti in missione di pace e di guerra dal 1910 ai giorni nostri.
Prima della visita, gli studenti sono stati coinvolti in un breve excursus storico, svolto en plein air, nella Piazza di Santo Stefano a Bologna.
Successivamente i ragazzi hanno potuto visitare il Sacrario, immerso nel silenzio delle centinaia di immagini esposte, raffiguranti i giovani aviatori bolognesi caduti in missione.
In particolare. gli studenti hanno potuto ascoltare le parole della testimonianza diretta del Maresciallo dell’Aeronautica Cosimo Macripò. Il Maresciallo Macripò, ora a riposo, era all’epoca dell’eccidio un collega dei caduti, impegnato professionalmente nello stesso gruppo di lavoro.
Tra gli studenti, l’emozione vissuta è stata tangibile.
Soprattutto, la visita di istruzione ha permesso di realizzare un prezioso momento di confronto intergenerazionale, elemento purtroppo non molto frequente e in realtà utile a tutti.
Al momento del commiato, l’impegno dei docenti presenti è stato dedicato ad un futuro approfondimento didattico del percorso svolto sui temi di Educazione Civica.