Liceo Artistico Statale "Gaetano Chierici"

Memoria, Diritti, Legalità

Titolo: “Le Donne che hanno costruito la Storia di Reggio Emilia” 

Rete: Collezione Maramotti, FAI, Istituto "Alcide Cervi" e Museo, Deputazione di Storia patria  per le antiche province modenesi, Società reggiana di studi storici, Trimestrale Reggio Storia, Lions Club Albinea Ludovico Ariosto ETS

Il progetto, si colloca nelle aree di Storia, Memoria, Diritti, per comporre  una carrellata di donne reggiane più o meno celebri o dimenticate, fra le varie categorie sociali, per farle meglio conoscere al largo pubblico, perché siano  riscoperte o scoperte attraverso un frammento della loro vita, che le renda significative per sentimenti, cultura, competenze sociali, economiche scientifiche, civili, democratiche, repubblicane o per santità. I frammenti, sono redatti in racconti brevi dagli studenti, dopo ricerche attraverso le fonti più diverse, orali, bibliografiche, cartacee, racconti, interviste, sitografie, visite ai luoghi in cui le donne hanno vissuto per conoscere le loro dimore, verificare quanto è rimasto oggi, cogliere gli aspetti di cambiamento. Sui luoghi del femminile gli studenti apprendono il contesto, la storia in cui le stesse sono collocate, mostrando carattere, tenacia, passione, forza, amore, vivendo spesso una dura sorte fino al sopraggiungere della morte.Il percorso inizia da Matilde di Canossa per giungere alla giovane assessora alla politiche educative, Marwa Mahmoud, del Comune di Reggio Emilia, indicando il cammino della città e della scuola, il liceo artistico ‘Gaetano Chierici’, verso l’internazionalizzazione, l’ inclusione, il dialogo interculturale ed ecumenico in prospettiva femminile. Il progetto sarà realizzato con metodologie didattiche attive ed innovative, di scoperta, interrelazione fra le stesse, in interconnessione anche divertente. Non vi saranno lezioni canoniche, né tradizionali, né sperimentali tout court, ma un’unione di  buone pratiche con diverse tipologie, secondo le modalità necessarie per lo svolgimento del progetto. Le studentesse e gli studenti dopo aver redatto i loro racconti, raccolti in una sorta di :”Rerum vulgarium fragmenta” li completeranno, come prova di competenze acquisite, con un disegno o una fotografia della donna trattata, ritratta in modo reale o fantastico, per analogia figurale, per farne meglio conoscere le caratteristiche e far entrare in empatia il lettore con  la stessa. Le fasi progettuali avverranno in dialogo con lo staff di conCittadini e con i soggetti coinvolti. E’ prevista  la chiusura di progetto con la disseminazione dello stesso, la successiva implementazione  e la pubblicazione dei racconti in un libro edito da conCittadini con divulgazione degli enti coinvolti.

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