ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOCETO "RITA LEVI-MONTALCINI"
Titolo: “RI-COR-DIAMO”
Rete: UNICEF, PROLOCO NOCETO, AVIS NOCETO, CROCE VERDE NOCETO, COOPERATIVA SOCIALE "IL GIARDINO", CASA PROTETTA "PAVESI-BORSI", CIRCOLO DEGLI ANZIANI, ASSOCIAZIONE "LA TRECCIA", ASSOCIAZIONE "NEL NOME DEL RISPETTO", COMUNE DI NOCETO, ANPI SEZIONE NOCETO, ISTITUTO COMPRENSIVO DI FELINO "LORIS MALAGUZZI", ISTITUTO COMPRENSIVO DI FONTANELLATO "FRANCO MARIA RICCI", ISTITUTO COMPRENSIVO DI COLLECCHIO "ETTORE GUATELLI", ISTITUTO COMPRENSIVO DI MEDESANO
RI-COR-DARE, ovvero, RI-DARE-COR, immedesimarsi nell’animo sia di coloro che hanno vissuto esperienze drammatiche, sia di coloro che si sono battuti per combattere le atrocità del XX secolo e creare le premesse per un mondo migliore. Attraverso lo studio delle carte fondamentali, la realizzazione di mostre, spettacoli teatrali, incontri con enti, associazioni, volontari e altre attività, tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Noceto si propongono di RI-DARE-CUORE a chi, in passato, ha combattuto per i diritti e i valori che promuovono la convivenza civile e la cittadinanza attiva. Già a inizio anno l’IC di Noceto ha sostenuto un’iniziativa che letteralmente ha voluto aiutare il cuore, ovvero la Partita di calcio disputata dalle vecchie glorie del Parma e finalizzata ad aiutare l’ospedale pediatrico nella ricerca sulle cardiopatie infantili. La Consulta dei Ragazzi coordinerà attività volte a far ribattere il cuore di chi tanto ha fatto per rendere la società in cui viviamo un mondo migliore: ricordando e agendo. Ecco così spiegato il titolo del progetto: RI-COR-DIAMO. Il 2 giugno sarà ripercorso il sentiero della Costituzione e ogni tappa sarà animata da chi ogni giorno dà il cuore per renderla viva.
Cicerone affermava che “la vita dei morti sta nella memoria dei vivi.”
Ricordare documenti, persone e gesta fa crescere, nella democrazia, nella solidarietà e nella promozione dei diritti. Non ci si deve stupire allora se Leopardi, riferendosi al ricordo, diceva “il naufragar m'è dolce in questo mare” perché è proprio lì, nel ricordo, che inizia la costruzione del futuro.