Cantieri Danza, progetto “Laboratori di pratiche corporee del metodo CorpoGiochi. Anno scolastico 2024/2025"

Il 22 febbraio 2025, presso il MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna -, si è tenuto lo spettacolo “La prova del fuoco”. Una vera e propria performance nella quale strategie, strumenti e capacità allenate durante i laboratori a scuola hanno preso una forma nuova, a tratti visibile a tratti invisibile. La performance si è svolta al buio ed è il pubblico, dotato di torce elettriche, che ha avuto la responsabilità di illuminare l’azione performativa. Il pubblico è stato quindi decisivo alla riuscita della prova: la luce ha infatti trasmesso alle/ai protagoniste/i l'energia necessaria per orientarsi e muoversi nello spazio e nel tempo. Solo grazie alla cooperazione di tutte le parti in gioco la prova ha assunto la potenza di un rito di passaggio verso la scuola media. 

A maggio 2025, presso il MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna, è previsto lo spettacolo “Congegno emotivo”, performance finale aperta al pubblico del progetto CorpoGiochi a Scuola realizzata con le insegnanti, le studentesse e gli studenti delle classi 2B e 2E del Liceo Artistico Nervi Saverini di Ravenna

 "Congegno emotivo" è un’azione performativa ideata da Monica Francia, curata con Zoe Francia Lamattina e Sara Zannoni. Si tratta di una partitura di movimento che emerge dall’incontro tra spettatori e performer. L’azione è un contenitore ingegnoso che coinvolge il pubblico in uno spazio-tempo limitato di relazione con le/i performer. Il pubblico è accompagnato nello spazio scenico. Sul suolo sono tracciate alcune forme geometriche all’interno delle quali è invitato a posizionarsi. Le linee sul suolo delimitano una temporanea distinzione tra spazi interni e spazi esterni. Chi abita gli spazi esterni (le/i performer) ha una protesi-specchio, con cui apre trasmissioni con chi abita gli spazi interni (il pubblico). Le/gli abitanti degli spazi esterni scelgono un corpo con cui indagare e si avvicinano senza varcare il limite tra il fuori e il dentro. Lo specchio è un corpo di mezzo, uno strumento su cui lo sguardo si infrange per incontrare un altro sguardo. Lo specchio ha un uso differente da quello comune: non è strumento di riflessione e riproduzione ma di distorsione, alterazione e relazione. Lo specchio è un gancio che tiene insieme due corpi e li fa muovere in una modalità non speculare, non coincidente. È il punto di contatto che permette ai corpi di stare insieme e muoversi autonomamente. Attiva una conversazione vibratoria di microscopiche coreografie che non combaciano, di battiti di ciglia, piegamenti di ginocchia, giri, passi, tremiti. Una comunicazione a distanza in cui si perde il senso di chi guida chi segue chi muove chi è mosso chi guarda chi è guardato. La comunicazione si interrompe quando le/i performer chiudono lo specchio e si allontanano nello spazio esterno, per aprire altre conversazioni.  

È possibile vedere il trailer di "Congegno emotivo" sul sito Vimeo.

L'attività si inserisce nell'ambito del progetto "Laboratori di pratiche corporee del metodo CorpoGiochi. Anno scolastico 2024/2025" che partecipa all'edizione 2024-2025 di conCittadini.

Azioni sul documento