Intervista a Lara

06.06.2017

Si è concluso il 1 giugno 2017, presso il Ciofs/FP di Imola, il corso “Motore, azione, cinema”, proposto nell'ambito delle iniziative per le scuole della Biblioteca dell'Assemblea legislativa.

Abbiamo chiesto a Lara Rongoni, produttrice e autrice di documentari, di illustrarci il suo percorso con i ragazzi

Come è nato il corso?
Il corso proposto nell’ambito di un progetto interclasse, ha coinvolto alunni dai 16 ai 20 anni provenienti dalle diverse sezioni della scuola, che hanno scelto volontariamente di partecipare ai cinque incontri.
Durante il primo appuntamento abbiamo gettato le basi del linguaggio cinematografico, capito insieme come si può creare una storia con le immagini e non solo con le parole, illustrato le diverse fasi della realizzazione di un film, dall’idea allo script e fino alla fase della post-produzione. Nel secondo incontro abbiamo cominciato concretamente a scrivere la storia, scegliendo un genere filmico, poi nella terza e quarta lezione abbiamo cominciato le riprese imparando ad utilizzare l’attrezzatura cinematografica. L’incontro conclusivo è avvenuto in presenza di altri studenti della scuola e degli insegnanti che hanno collaborato.

Che tipo di storia hanno scelto i ragazzi?
Hanno scelto il genere horror e ne è uscita una storia di suspence con finale divertente, girata in interni ed esterni della scuola.

Una scuola molto bella, curata ed immersa nel verde
Certi scorci ci hanno fatto pensare al tipico quartiere residenziale inglese, perfetto per il genere.

Qual è stata la maggiore soddisfazione nel tuo lavoro con i ragazzi?
Ilaboratori di questo tipo stimolano la creatività dei ragazzi, che provengono anche da situazioni difficili, rendendoli più attivi e partecipi. La soddisfazione è veder crescere il loro interesse ad ogni appuntamento

In quale parte del corso si sono mostrati più coinvolti?
Le riprese ovviamente, dove c'è un coinvolgimento pratico: c’è chi recita, chi tiene la telecamera, chi si occupa del trucco. Qui sono molto attivi.

E la parte più faticosa?
Il montaggio, perché lo faccio perlopiù senza l'aiuto dei ragazzi.