Cosa fa il consigliere
I consiglieri rappresentano l'intera comunità regionale. Non hanno vincolo di mandato e rispondono del loro operato solo agli elettori. Ciò significa che non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
In Emilia-Romagna i consiglieri sono 50 (compreso il presidente della giunta) e si riuniscono in gruppi assembleari sulla base della loro appartenenza politica. I consiglieri che invece non si riconoscono in alcuna delle parti politiche rappresentate in Assemblea aderiscono al gruppo misto. Ciascun gruppo elegge il proprio capogruppo: i capigruppo partecipano alla Conferenza dei presidenti di gruppo (presieduta e convocata dal presidente dell'Assemblea legislativa), che ha il compito di definire la programmazione dei lavori dell'Assemblea.
I consiglieri regionali, singolarmente o in gruppo, possono presentare proposte di legge ed hanno diritto di ottenere dall’amministrazione regionale, dagli uffici e dagli enti da essa dipendenti, tutti gli atti e le informazioni utili all’esercizio del mandato. Svolgono, nell’ambito della loro funzione di controllo, l’attività di sindacato ispettivo: possono chiedere alla giunta informazioni su un determinato argomento (le interrogazioni) oppure le ragioni di una certa condotta (le interpellanze).
Hanno inoltre la facoltà di presentare atti di indirizzo politico, come le risoluzioni e gli ordini del giorno, volti a orientare l’attività della giunta.