Regione. Facci (Misto-Mns) in Commissione: “Chiarisca come ripianare il disavanzo”

“Il concetto di disavanzo è un’espressione di natura tecnica che racchiude l’esistenza di più voci di bilancio” replica l’assessore Emma Petitti

05/02/2019 16:02

Conoscere l’entità esatta del disavanzo complessivo della Regione – stimato a fine anno a 2.090.604.542 euro- e le modalità con le quali l’amministrazione regionale intende ripianarlo. Lo chiede in Commissione Bilancio, Michele Facci(Gruppo misto-Mns). Il consigliere spiega che “nella nota integrativa allegata al bilancio di previsione regionale 2019-2021 viene indicata la cifra stimata di 2 miliardi – di cui 1.216.226.214 euro corrispondenti a debito autorizzato e non contratto e 874.378.328 euro derivanti dall’accantonamento al fondo di anticipazioni di liquidità”. Facci chiede quindi alla Giunta come intenda “riportare a zero il disavanzo sia con riferimento al debito autorizzato e non contratto (una voce che si trascina dal 2017), sia per l’accantonamento al fondo di anticipazioni di liquidità”.

“Il concetto di disavanzo è un’espressione di natura tecnica che racchiude l’esistenza di più voci di bilancio” chiarisce l’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti. La cifra rimarrà dunque “presunta perché costruita su base pre-consultiva almeno fino ad aprile 2019”. Invece per quanto riguarda le due voci di disavanzo, l’assessore chiarisce che “il debito autorizzato e non contratto è un istituto tipico di gestione finanziaria di tutte le regioni; il suo obiettivo è prevedere spese di investimento senza però obbligare l’ente”. Mentre il fondo di anticipazione di liquidità “contiene tutte le anticipazioni che la Regione ha ricevuto nel 2013 e nel 2014 da restituire in 30 anni al Ministero e che l’ente può usare per far fronte ad una situazione di carenza di liquidità. Tale fondo viene poi a ridursi annualmente in base alle quote via via rimborsate”.

Facci si dichiara però non convinto della risposta. “L’assessore”, spiega il consigliere, “non ha chiarito sufficientemente le modalità con le quali la Regione intende ripianare il debito”.

(Francesca Mezzadri)

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