Giorno del Ricordo 2025 in Assemblea legislativa, “Italiani d’Istria. Chi partì e chi rimase”
L’esodo giuliano-dalmata raccontato dalla viva voce dei protagonisti, dagli italiani che lasciarono l’Istria per approdare al Villaggio San Marco di Fossoli, in quello che era stato un campo di prigionia nazi-fascista, o che si dispersero in varie parti d’Italia e all'estero, e da chi invece decise di rimanere nella ex-Jugoslavia. Sono le storie orali e i ritratti fotografici raccolti da Lucia Castelli tra Pirano e Fossoli che compongono l’affresco della mostra “Italiani d’Istria. Chi partì e chi rimase”, che viene presentata in una nuova veste, ampliata nei contenuti, per dare voce anche a coloro che scelsero di emigrare al di fuori dell'Europa, costruendo una nuova vita in Australia, Canada e Stati Uniti.
L'esposizione sarà inaugurata in Assemblea legislativa il 10 febbraio, alle ore 10, in collaborazione con la Fondazione Fossoli e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. A fare gli onori di casa sarà Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
La sessione introduttiva sarà moderata da Gino Passarini, dirigente del Settore Diritti dei Cittadini dell’Assemblea legislativa, con la partecipazione di Manuela Ghizzoni, presidente dell’Associazione Fossoli e di Chiara Sirk, presidente del Comitato di Bologna dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Seguirà l'intervento del prof. Gianni Oliva, docente di Storia contemporanea all'Accademia militare di Torino, dal titolo “Le tragedie della frontiera adriatica, tra memoria e rimozione”.
Si entrerà poi nel vivo della mattinata con l’inaugurazione della mostra fotografica “Italiani d’Istria. Chi partì e chi rimase”: ritratti fotografici di italiani d’Istria e altrettante storie orali di una comunità che venne dispersa, uomini e donne che, improvvisamente, si trovarono ad essere ospiti non graditi in una nazione straniera. Ad approfondire le tematiche trattate dall’esposizione sarà la stessa autrice e fotografa Lucia Castelli.
A seguire saranno protagonisti i ragazzi e le ragazze dell’IC 9 e IC 10 di Bologna, che presenteranno i propri lavori in musica e parole. Per l'occasione sarà presente Giovanni Stipcevich, esule giuliano-dalmata.
La mattinata si concluderà con gli alunni dell’IC 9 e IC 10 che, insieme ad alcuni esuli scampati alle Foibe, intoneranno “1947” di Sergio Endrigo. Una canzone autobiografica che racconta di come a quattordici anni il giovane Endrigo, insieme alla famiglia, dovette lasciare la natia Pola insieme ai tanti profughi giuliani e dalmati.