Mauro Mazzali

Castelmassa (Ro) 1948

img250.jpg“Essere nati a Castelmassa nel dopoguerra, in riva al  Po, proprio sotto l’argine che contiene le piene autunnali e invernali del grande fiume, può essere un handicap insormontabile se non esistessero i moderni mezzi di trasporto,in primis il treno. Quando la mia maestra decise di portarci in gita con la ‘corriera’, disse:’ vi porto a vedere la città da cui provengono il titolare della vostra Scuola Enrico Panzacchi e tanti vostri compaesani.’ Correva l’anno 1958. Fu la prima volta in cui misi piede nella città che amo come una seconda madre che mi ha adottato, Bologna.”

Nel 1966 Mauro Mazzali si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove segue i corsi tenuti da Ilario Rossi e, dopo qualche tempo, quelli di Quinto Ghermandi. La lunga frequentazione di artisti fortemente motivati e di personaggi di grande cultura, come appunto Quinto Ghermandi e Luciano De Vita, sono di grande stimolo nella ricerca della contemporaneità nella formazione artistica di Mazzali.

Parallelamente all’attività di scultore il suo impegno artistico si sviluppa anche attraverso la docenza nelle Accademie di Belle Arti, prima come assistente di Carmen Silvestroni, titolare della cattedra di Plastica Ornamentale, poi come docente di scultura fino a ricoprire il ruolo di direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 2004. Tutta  la produzione artistica si sviluppa meritoriamente  in commissioni pubbliche e private, portando quella più prettamente da galleria a ricoprire un ruolo di raffinata e quasi esclusiva poesia per pochi eletti.

“Ricordo che un giorno, ma forse era di notte, mi chiamò Dino Gavina che, con voce concitata, mi ‘ordinò’ di realizzare con la velocità della luce, lo Stemma Papale da collocare nella Sala stampa del Vaticano appena ristrutturata,opera in bronzo collocata nella parete che fa da sfondo ai portavoce vaticani.”

Negli anni partecipa ad importanti manifestazioni come la XII Quadriennale di Roma del 1996 o la 54ˆ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia del 2011. E’ presente nei più importanti concorsi nazionali e gli vengono riconosciuti significativi premi, tra questi il Premio Fetonte, il Premio Suzzara, il Premio Sulmon, il Premio Rieti e nel 2005 il Premio Marconi.

Nella sua ricerca presta molta attenzione anche all’Arte Sacra che lo vede interlocutore ed esecutore di numerose opere della Curia bolognese: l’altare della Santa Clelia Barbieri alle Budrie di S. Giovanni in Persiceto, l’altare   di San Procolo a Bologna, l’altare di Sestola, l’altare di

S. Pietro in Casale, il busto commemorativo del Cardinal Poma e, da ultimo in ordine di tempo, una pala in bronzo commemorativa del Giubileo della Misericordia, 2016, posta nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Castelfranco Emilia.

Nel 2016 la sua importante opera  scultoria  realizzata con il silicone viene ospitata nella mostra “Bologna dopo Morandi” 1945-2015, a Palazzo Fava Palazzo, delle Esposizioni, Bologna.

img255.jpg
Still life 1945 Sull’argine del Po da un racconto di mia madre 2016 materiali vari cm 197x102x30