"Donna" di Mario Rebeschini

Operaie, vigilesse, insegnanti, studentesse, impiegate, suore, nonne e mamme, italiane e straniere, fedeli e scienziate. Trenta volti di donne che raccontano la condizione femminile nella nostra società. L’Assemblea legislativa celebra l’8 marzo con “Donna”, mostra fotografica di Mario Rebeschini curata da Giulia Ferraresi.

“E’ stato bellissimo correre su è giù nel mio archivio per cercare le foto di donne per questa mostra. Mentre le sceglievo mi tornavano in mente i momenti dello scatto, i loro racconti e il loro impegno politico e sociale”, spiega Mario Rebeschini, che ricorda: “Ho deciso di esporre solo immagini di donne serene dove si vede che il fotografo è stato accettato”.

A Bologna, e non solo, quando si parla di fotoreporter il nome di Mario Rebeschini campeggia sempre: il suo non è un giornalismo fotografico d’assalto, ma riflessivo. Ogni foto è curata, maturata nel tempo perché possa esprime il meglio di se', proprio come avviene con “Donne” dove a unire i tanti volti di donne c’è un unico filo: la gioia di vivere, una felicità che l’obiettivo della macchina fotografica ha saputo cogliere e l’intelligenza del fotografo è riuscita a fissare sulla pellicola cogliendo il momento più suggestivo.

Mario Rebeschini, nato nel 1938, ha attraversato tutta la storia dal Secondo dopoguerra in poi. Negli anni ’80 abbandona il mondo della pubblicità per dedicarsi a raccontare i cambiamenti della società. Un lungo percorso che parte dal racconto dell’arrivo dei primi stranieri a Bologna e arriva a “Donna”, passando per un lungo reportage sui frequentatori dei luoghi di culto, cattolici e no, nel capoluogo felsineo. All’attivo di Rebeschini decine di libri e anche una lunga carriera di docente universitario in fotografia. Una vita dedicata alla fotografia in prima persona, immortalando tanti luoghi del mondo, poi come docente, insegnando ai giovani fotografi a come trasformare la passione in fotografia.

La mostra è stata inaugurata alla presenza dell’autore, della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e di Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.

“L’occhio di Mario (non solo l’obiettivo) non si è fermato al puro dato di cronaca, alla prima evidenza, all’apparenza. Ha saputo andare molto più a fondo, grazie proprio alla sua capacità di entrare in relazione. Mario Rebeschini non ha fatto solo il fotografo, ha fatto qualcosa che riesce a pochi: ha tramandato il mestiere, la passione per la fotografia mai sganciata dal rispetto della persona, la responsabilità della fotografia”, evidenzia Silvestro Ramunno, presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, per il quale “Mario Rebeschini ha fatto sempre bene il suo lavoro e non è mai stato cinico. Nel momento in cui la professione, anche per colpe non proprie, sta perdendo credibilità e reputazione agli occhi dell’opinione pubblica, quello di Rebeschini è un esempio di buon (foto) giornalismo a cui poter fare riferimento”.

“Con questa mostra dedichiamo tempo e spazio all’intero universo femminile grazie alla qualità artistica e al grande spessore umano di Mario Rebeschini. Anche oggi dobbiamo quindi soffermarci e chiederci se nel nostro quotidiano, nel lavoro, in famiglia, questi diritti delle donne vengono riconosciuti”, sottolinea la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti.

La mostra “Donna” è visitabile fino al 15 marzo (prorogata al 22 marzo) nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30 nella sede dell’Assemblea legislativa in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.

Per informazioni;
tel. 051.527 5040 – 6869. 

Fotogallery conferenza stampa e inaugurazione mostra

Foto Mario Rebeschini

Il catalogo: Mario Rebeschini – volume-web

Puntata audio 3 minuti di On Er sull'inaugurazione mostra (su Spotify)