"Along the border" di Chiara Fabbro

along the border

La mostra fotografica “Along the Border” di Chiara Fabbro racconta il difficile viaggio dei migranti lungo la via balcanica. Protagonisti delle foto sono i volti di chi fugge da una guerra, di chi spera di poter superare l’ultima frontiera verso la libertà e la speranza. “Along the border” racconta ciò che avviene ancora oggi lungo la rotta balcanica, le condizioni di vita delle persone, i respingimenti collettivi e a catena, di come stia cambiando la tutela dei diritti umani lungo i confini orientali dell’Unione Europea.

“Chi percorre la tratta balcanica, lo fa lasciandosi alle spalle conflitti e violenze, nella speranza di arrivare a chiedere asilo e protezione internazionale attraversando con difficoltà i confini, sospesi come in un limbo, venendo respinti anche in modo violento a molte frontiere. Nel caso dei Balcani le polizie croata e ungherese prendono i migranti e li respingono oltre confine; vengono picchiati, sono costretti a vivere in campi di fortuna, senza acqua né servizi igienici in quanto i centri di accoglienza ufficiali sono inadeguati”, spiega la fotoreporter Chiara Fabbro. “Queste persone vogliono solo vivere una vita dignitosa” sottolinea.

Chiara Fabbro, fotografa documentarista italiana, ora residente a Londra, ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, fra cui il premio Portrait of Humanity 2021, oltre a una menzione d’onore al Photography 4 Humanity Global Prize 2020, sostenuto dall’agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite. È stata inoltre preselezionata per il Marilyn Stafford FotoReportage Award (2022) e per l’International Women in Photo Association Award (2022 e 2023). 
Il suo lavoro sui diritti umani l’ha portata negli edifici abbandonati dei Balcani dove i migranti restano bloccati nel tentativo di raggiungere l’Europa; nei sobborghi di Kuala Lumpur, in Malesia, dove coloro che sono fuggiti da conflitti e persecuzioni vivono in un limbo; sulle spiagge delle Isole Canarie, meta di migliaia di persone che ogni anno affrontano le acque dell’oceano Atlantico per un pericoloso viaggio di migrazione.

“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla violazione dei diritti umani lungo i confini orientali dell’Unione europea, frammenti di storie di persone in fuga da guerre e regimi che, nella speranza di arrivare negli Stati membri dell’Unione europea per richiedere la protezione internazionale, diventano vittime di umiliazioni, abusi fisici, confische illegali, pratiche degradanti, in un contesto di illegalità che alimenta la paura e toglie qualsiasi possibilità difesa" ha detto il presidente dell'Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, che ha inaugurato la mostra che, non a caso, apre anche la Settimana di legalità, l’evento che ormai da anni viale Aldo Moro alla fine di marzo dedica ai temi della legalità e della cittadinanza.

La mostra sarà aperta al pubblico fino all’11 aprile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.

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