Uccellacci & uccellini, da Darwin a Pasolini

Un po' bestiario magico medioevale, un po' denuncia "pasoliana", la personale di Alice Zanin curata da Silvia Bonomini

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Curata da Silvia Bonomini, "Uccellacci&uccellini. Da Darwin a Pasolini" è la personale di Alice Zanin, artista emergente, che è stata esposta nei locali dell'Assemblea legislativa regionale da settembre ad ottobre 2018.

Lavori che sono un po' bestiario magico medioevale, un po' denuncia "pasoliniana" dell'imbarbarimento della modernità industrializzata. Uccelli color aragosta dal collo allungato, volatili con curiosi becchi uncinati dai riflessi violacei, graziose cicogne azzurre e curiosi pinguini dai colori sgargianti si accompagnano a fenicotteri rosa e cavallucci marini dagli spigoli prorompenti: le realizzazioni di Alice Zanin raccontano di come gli uomini abbiamo unito realtà e mito nella creazione di icone plastiche. Fino all'impegno sociale e di analisi della nostra modernità fatta da Pier Paolo Pasolini, intellettuale e regista bolognese di nascita, nel dialogo tra Totò e Ninetto Davoli del film "Uccellacci uccellini". E non è un caso che la curatrice della mostra di Zanin, la piacentina Silvia Bonomini, abbia accompagnato l'allestimento bolognese con immagini del film pasoliniano del 1966, ultima apparizione cinematografica del principe de Curtis, in arte Totò.

"Nel solco del lavoro di questi anni, come parlamento regionale, abbiamo voluto essere al fianco di una giovane artista e di una raffinata curatrice che sanno trasformare l'arte in afflato sociale", ha spiegato Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea di viale Aldo Moro. 

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