Nome di battaglia "Contessa"

Renata Viganò testimonial dell'8 marzo 2018 in Assemblea. La mostra dedicata alla partigiana e scrittrice bolognese

Nome di battaglia "Contessa"

Sono cinque ragazze, hanno poco più di 20 anni e studiano giurisprudenza, scienze politiche, lettere e scienze della formazione. Sono le creatici della mostra “Nome di battaglia: Contessa”, ospitata in Assemblea legislativa per celebrare l'8 marzo 2018 e dedicarlo a Renata Viganò, partigiana e scrittrice bolognese.

Dafne Carletti, Sofia Fiore, Margherita Occhilupo, Marta Selleri e Elena Sofia Tarozzi, studentesse dell'Università di Bologna per l'occasione autodenominate “Brigata Viganò” hanno voluto ridare vita alle opere della scrittrice partigiana. Il lavoro è stato coordinato da Tiziana Roversi mentre la supervisione scientifica è stata affidata a Antonio Faeti. Il gruppo di studentesse ventenni ha “riletto” e trasformato in pannelli grafici La bambola brutta, uno dei libri più famosi di Renata Viganò.

"Una mostra - ha sottolineato la presidente Simonetta Saliera - che celebra l'impegno di battaglia e politico delle donne, un tema sempre più all'ordine del giorno. Ed è un valore aggiunto che cinque ragazze poco più che ventenni abbiano approfondito una figura così importante per la nostra cultura".