Diario di vite dal mare di Sicilia
Diario di Vite dal Mare di Sicilia è la mostra frutto del lavoro di Massimo Sansavini che l'Assemblea legislativa ha ospitato dal 28 febbraio al 18 aprile. Un'esposizione formata da altorilievi, steli e statuette nati dai fasciami delle barche dei migranti arrivate a Lampedusa. L'artista forlivese infatti è l'unico al mondo con l'autorizzazione di raccogliere questi legni che poi lui stesso trasforma in opere d'arte che raccontano il dramma di chi fugge della guerra e dalla miseria.
"Ogni opera ha un nome che è una data: è la data in cui sono avvenute le tragedie navali che hanno visto morire le persone che viaggiavano sulle navi affondate proprio in quel giorno", ha spiegato Sansavini, nel giorno dell'inaugurazione.
Tanti colori e forme compongono le opere: "Dietro questi colori ci sono i volti delle persone, quelle con cui quando parli ti fan cambiare idea su tante cose. E' per questo che ci fanno tanta paura", ha sottolineato invece, sempre lo stesso giorno, Don Massimo Ruggiani, vicario episcopale per la Carità della Curia di Bologna che, insieme al saluto di monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo petroniano, ha anche sottolineato come "queste opere sono meglio delle immagini televisive ormai diventati luoghi comuni, mostre come quelle di Sansavini rompono quel monologo che da troppi anni viene ripetuto in Europa".