L'Ilario Rossi ritrovato

Donati all'Assemblea i "cartoni" preparatori realizzati dall'artista per l'affresco sull'Eccidio di Marzabotto

Ilario Rossi ritrovato

"L'Ilario Rossi ritrovato" raccoglie in Assemblea i bozzetti inediti di Ilario Rossi che il figlio donò al Comune di Monzuno e che a sua volta il Comune dell'Appennino bolognese ha donato all'Assemblea legislativa perché potessero essere esposti al pubblico. L'allestimento permanente dell'opera di Ilario Rossi realizzata nel 1946 in preparazione dell'affresco dedicato all'Eccidio di Marzabotto, che si trova nella palazzina delle scuole "Giaccaglia Betti" in Montagnola a Bologna.

"Un'opera di grande valore culturale - ha spiegato Saliera - e per l'assemblea legislativa è stato un onore accettare la donazione del Comune di Monzuno ed esporla in maniera permanente al pubblico nella sede dell'assemblea. È la conferma, specie in questo periodo in cui in tutta Europa stanno riaffiorando forme di razzismo e intolleranza, del nostro impegno per i valori della democrazia, dell'antifascismo e della Repubblica nata dalla Resistenza. È il nostro contributo affinché le nuove generazioni sappiano cosa è accaduto e si vaccinino verso la ripetizione di fenomeni autoritari e violenti come quelli che caratterizzarono la prima metà del XX secolo."

Per l'occasione il figlio Antonio Rossi e gli amici di Monzuno di Ilario Rossi hanno ricordato la figura dell'artista e, lungo il percorso che ha accompagnato i visitatori verso l'opera, sono state esposte frasi e pensieri dedicati ai valori della Resistenza e della Repubblica, di personalità del calibro, tra gli altri, degli ex Presidenti della Repubblica (e combattenti per la libertà) Giuseppe Saragat, Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi, del Presidente della Costituente Arrigo Boldrini, dei partigiani emiliano-romagnoli Benigno Zaccagnini e Arrigo Boldrini, dei compianti senatori a vita Norberto Bobbio e Leo Valiani, di scrittori di fama come Giorgio Bassani e Beppe Fenoglio, e di due storiche parlamentari della Repubblica come Nilde Iotti, prima donna Presidente della Camera dei Deputati, e Tina Anselmi, prima donna a ricoprire l’incarico di Ministro nella storia della Repubblica italiana.

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