Settimana della legalità

Il Testo Unico ha istituito la Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile, per promuovere l'educazione, l'informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio.

La giornata regionale è diventata negli ultimi anni la Settimana della legalità, sette giorni di incontri, seminari approfondimenti per parlare di cittadinanza attiva, presentare buone pratiche per riconoscere e contrastare le mafie.

Settimana legalità, ultima edizione e card

Ventotto eventi, più di settanta relatori, una quindicina di scuole di tutte le province con decine fra docenti e dirigenti scolastici impegnati e, soprattutto, oltre 2.750 studenti coinvolti. Sono i numeri che fotografano la Settimana della legalità, per l'edizione del 2023, l’appuntamento promosso dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per parlare di cittadinanza attiva e di contrasto alle mafie dal titolo, “Fuori le mafie dal nostro futuro”.

La Settimana della legalità è stata, anche quest'anno, un puzzle di molteplici tessere. Un fitto calendario di convegni, seminari formativi, laboratori teatrali, incontri con prefetti e forze dell’ordine. Iniziative in presenza e online. La lotta alle mafie e la battaglia per la legalità raccontate in video – l’inchiesta televisiva “Ipossia montana” sui pericoli di infiltrazioni mafiose nell’Appennino emiliano, e in podcast, quello originale sulla trattativa Stato-mafia. Una seduta della commissione assembleare Cultura e legalità dedicata alla presentazione di una ricerca sulle bande giovanili di strada in Emilia-Romagna. La partecipazione di testimoni diretti: Pietro Grasso, che ha presentato il libro sull’amico Giovanni Falcone; due poliziotti, che hanno raccontato la loro esperienza nella stagione stragista di Cosa nostra; Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato, che ha approfondito la figura del giornalista ucciso dalla mafia e di sua madre Felicia. E, ancora, la testimonianza di chi è in prima linea contro la criminalità organizzata e i fenomeni di corruzione: don Luigi Ciotti (in video registrato), giornalisti, docenti e scrittori (ad esempio Elia Minari) nonché amministratori e dirigenti pubblici (fra i quali Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, e Riccardo Patumi, consigliere della Corte dei conti).

“Si è chiusa un’edizione particolarmente ricca e intensa della ‘Settimana della legalità’ – ha commentato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa – con 28 appuntamenti organizzati nei nostri territori per riflettere sui fenomeni criminali, capire come contrastarli e favorire la cultura della legalità. Obiettivi in linea con il mandato istituzionale dell’Assemblea legislativa, che, fra le proprie priorità, ha lo sviluppo di una cittadinanza attiva e responsabile. Ho trovato particolarmente positiva la partecipazione straordinaria di ragazzi e ragazze delle scuole alle iniziative proposte, dimostrando interesse per questi temi. Abbiamo dato il via a questa edizione con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’associazione Libera: iniziativa dal forte valore simbolico che testimonia l’impegno dell’Assemblea legislativa nel diffondere la cultura della legalità”.

E, per finire, un’iniziativa dal forte rilievo simbolico: la “Card della legalità” consegnata in Regione ai 115 studenti che hanno partecipato alla “Giornata della legalità”, organizzata dal Servizio Informazione dell’Assemblea legislativa insieme all’associazione Libera Emilia-Romagna (fra i relatori Daniele Borghi, presidente di Libera Emilia-Romagna) e al Premio Morrione per il giornalismo investigativo (presenti Mara Filippi Morrione e Francesco Cavalli), rivolta ai più giovani per parlare di giustizia e mafie. Sulla card, che riporta la scritta OUT, un QR code inquadrando il quale si accede a una pagina web dove si trovano i video finalisti del Premio Morrione e due podcast sulle mafie realizzate da Libera Bologna e Q Code Mag – ogni mese, su questa pagina web, verranno caricati contenuti diversi che solo i possessori della card potranno scoprire, leggere, ascoltare e guardare.

Il direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo  Draghetti spiega così senso della Card della legalità: “Abbiamo pensato alla ‘Card della legalità’ perché vogliamo che la ‘Settimana della legalità’ dia anche l’opportunità a tutti di parlare continuamente di criminalità organizzata e di mafie e siano occasione di riflessione critica. Spingere i giovani a ragionare e a essere curiosi, educarli a ciò che la legalità deve essere, è anche l’obiettivo dell’Assemblea legislativa. Consapevolezza significa anche essere presenti”.

 La “Settimana della legalità” è stata organizzata dall’Assemblea legislativa in collaborazione con Anci, Upi, Libera e Concittadini, il progetto di cittadinanza attiva dell’Assemblea.

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