Progetto Torre sul reinsediamento dei rifugiati

11.11.2013

Progetto Torre sul reinsediamento dei rifugiati

Martedì 12 novembre, si è tenuta a Bologna presso la Sala Marco Biagi del Baraccano la conferenza finale del progetto “T.O.R.R.E. Transnational Observatory for Refugee’s Resettlement in Europe”, partito a luglio 2012, che ha coinvolto 6 stati membri del Centro Europa e del Sud del Mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo, Cipro, Germania, Grecia) con istituzioni, tra le quali la Regione Emilia-Romagna, organizzazioni, Ong, università, punti di ricerca e consigli per i rifugiati.

Chi sono i partner del progetto TORRE
Il progetto coinvolge 6 Stati membri: 5 rappresentativi del Sud del Mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia) e 1 del Centro Europa (Germania). I soggetti partners spaziano dalle istituzioni locali e regionali, alle Ong che lavorano per rifugiati e migranti, dai network nazionali contro la povertà e l’emarginazione sociale, ai centri di ricerca e università. Tra i partner italiani: la Onlus Nova, capofila del progetto, la Regione Emilia-Romagna e Avvocato di Strada Onlus di Bologna.

In cosa consiste il progetto TORRE
Obiettivo del progetto è quello di creare un Osservatorio Transnazionale per lo scambio di buone prassi e informazioni tra le diverse organizzazioni europee per comprendere meglio il fenomeno del reinsediamento dei rifugiati. Il progetto parte da una ricerca realizzata in cooperazione tra i diversi Stati, che verrà presentata in occasione della Conferenza finale del 12 novembre.
La ricerca ha come focus specifico il re insediamento dei rifugiati, cioè l’insieme di procedure relative alla situazione di chi, già titolare dello status di rifugiato – dunque del massimo livello di protezione internazionale - non essendo riuscito ad inserirsi in una situazione stabile e duratura nel primo paese d’asilo per svariate ragioni, abbia fatto domanda di reinsediamento in una serie di paesi terzi candidati a dargli un’accoglienza durevole, garantirgli status di rifugiato e, in futuro, anche la cittadinanza.

Che cosa è il reinsediamento
Il reinsediamento è giuridicamente definito, anche a livello di procedure dalla UNHCR (l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) che ha provveduto ad emanare una guida stabilendo criteri di selezione delle persone, procedure e garanzie. Il reinsediamento è una soluzione durevole e può essere considerato uno strumento di protezione umanitaria e di salvaguardia. Tuttavia, in tutta Europa, attualmente il numero di persone reinsediate è molto inferiore rispetto a quello segnalato dall’UNHCR.

Come funziona in Italia e in Europa
In Italia non esiste ancora una normativa specifica sul re insediamento. A livello europeo, Cecilia Malmstrom, con The Joint EU Resettlement Programme, ha chiesto ai vari stati membri di dichiarare volontariamente il numero di posti messi a disposizione per il reinsediamento. Non è obbligatorio, ma è un percorso verso quello che in futuro potrebbe diventare una direttiva europea sul fenomeno. Bisogna però ricordare che valorizzare il reinsediamento è possibile solo se si riesce a rafforzare la rete del sistema asilo attualmente esistente e procedure di accesso alla protezione internazionale per tutti i richiedenti asilo.

Che cosa è stato fatto durante il Progetto TORRE
A partire da luglio 2012 i partners coinvolti si sono impegnati in una serie di attività nei diversi paesi membri. La fase di ricerca nei vari paesi è andata di pari passo con l’azione di osservatorio attraverso i transnational meeting in ogni paese partner, dove sono stati organizzati incontri con referenti di ministeri competenti, con i centri di tutela Ong di riferimento, con i funzionari UNHCR. Sono state organizzate anche visite a strutture di accoglienza.

Quali sono i temi che sono stati trattati durante la Conferenza Finale del Progetto TORRE
Durante il convegno del 12 novembre sono stati restituiti i risultati della ricerca svolta, ed è stato anche trattato il tema giuridico dei re insediamenti, soffermandosi sul Joint EU Resettlement Programme e cercando di mettere in luce alcune raccomandazioni da rivolgere ai Commissari europei.
Durante la prima sessione sono stati presentati i dati e il bilancio del monitoraggio svolto tra i diversi paesi con le raccomandazioni da presentare all’Ue in materia di reinsediamento.
Nella seconda sessione si è ragionato sugli scenari attuali delle politiche umanitarie.
La terza sessione è stata di confronto tra le prospettive future in Europa e in Italia con relatori provenienti da tutta Europa.

Ilprogramma della giornata

Il sito del Progetto TORRE: http://www.resettlement-observatory.eu/

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