Webinar report - Food Waste: cities to the rescue! From diagnosis to strategy

Report realizzato in collaborazione con EuEvents; è disponibile qui la versione inglese.

Si è tenuto lo scorso 19 giugno il webinar “Food Waste: cities to the rescue! From diagnosis to strategy”, focalizzato sullo sviluppo di strategie per combattere il problema assai diffuse dello spreco dei cibo.

Il webinar è stato organizzato da una collaborazione tra FoodWIN, network che si offre di aiutare le città europee a trovare soluzioni contro lo spreco di cibo, EUROCITIES, organizzazione capace di mettere in collegamento le città europee al fine di trovare soluzioni congiunte a problemi comuni e il Comune di Milano, per mezzo del Milan Urban Food Policy Pact, siglato nell’ottobre del 2015 all’interno di Expo da più di cento città mondiali.

I relatori sono stati Joris Depouillon, co-fondatore di FoodWIN e Anja Katalin de Cunto, coordinatrice di EUROCITIES. Dopo aver spiegato l'idea alla base del progetto, Depouillon ha sottolineato che lo spreco alimentare è molto diffuso non solo nel settore privato, ma anche nelle organizzazioni pubbliche; tuttavia, secondo recenti studi negli Stati Uniti, il problema si verifica più a livello di famiglie, di mense o supermercati.

Le città europee devono ridurre lo spreco alimentare e i singoli Comuni sono indicati come i migliori “catalizzatori” per affrontare questo fenomeno coinvolgendo il maggior numero possibile di parti interessate, cd stakeholders.

Inoltre, affrontando gli sprechi alimentari, le città riducono i loro costi e, più in generale, quelli della pubblica amministrazione. Secondo Depouillon, ridurre lo spreco alimentare potrebbe oltretutto essere il modo più economico per ridurre le emissioni di gas serra.

Depouillon ha anche spiegato i passaggi che le città devono intraprendere per realizzare una strategia di successo contro lo spreco alimentare a livello locale, a partire dalla diagnosi del problema, che è molto importante e senza di essa nessuna azione potrebbe essere intrapresa per l'implementazione.

Per impostare una buona strategia è molto importante, secondo il relatore, agire dandosi degli obiettivi concreti e realizzabili, concentrandosi su 1 o 2 settori in cui si vuole ridurre lo spreco di cibo; l'esperienza dimostra infatti che non è possibile adottare una buona strategia che copra tutte le aree. Potrebbe poi essere utile creare un piano d’azione, ispirandosi alle idee già apportate in altre città che hanno affrontato e risolto positivamente il problema.

Quindi, con il supporto delle parti interessate, vanno adottate misure concrete di sensibilizzazione della comunità e valutare le azioni intraprese, al fine di verificare se vi sia la necessità di intervenire in un secondo momento con una diversa strategia. Sulla base delle esperienze già avviate, in una città europea media occorrono da 3 a 6 mesi per passare da una diagnosi a una strategia alimentare che possa considerarsi efficace.

Il webinar è stato anche un'opportunità per le città di Bruges e Milano, per condividere le loro esperienze e le lezioni apprese; Karine de Batselier, coordinatrice del clima del Comune di Bruges, ha portato l’esempio della città belga come una delle prime città in Europa che ha implementato una diagnosi di spreco alimentare per adottare una buona strategia. Nel 2015, Bruges ha facilitato un processo per costruire una politica alimentare sostenibile incentrata sulla riduzione degli sprechi alimentari nelle organizzazioni pubbliche. Partendo da una recente ricerca che dimostra che lo spreco alimentare è un grosso problema nel settore sanitario e potrebbe raggiungere fino al 40% del totale dei rifiuti, il Comune ha coordinato un processo partecipativo di misurazione, ideazione, valutazione e perfezionamento della riduzione degli sprechi alimentari in questo stesso settore.

Il primo step del processo è stato la misurazione e l'analisi dei rifiuti alimentari e il loro impatto economico in 4 istituti sanitari selezionati di Bruges. Quindi, si è passati ad un’azione di sostegno nella riduzione degli sprechi; a tale scopo, il personale delle strutture sanitarie è stato addestrato a misurare gli sprechi alimentari ed è stato attivamente coinvolto in un processo innovativo per trovare soluzioni specifiche, trasferite in un secondo momento ad altre istituzioni sanitarie di Bruges e nella regione delle Fiandre attraverso l’elaborazione di un manuale.

Andrea Magarini, coordinatore della politica alimentare di Milano e presidente del gruppo di lavoro alimentare di EUROCITIES, ha parlato della realizzazione del patto di cui sopra, ideato nel 2014 e siglato  l’anno successivo; esso contiene un approccio multidimensionale attorno a cinque priorità chiave; tra queste, la perdita di cibo e la riduzione dei rifiuti è uno dei più importanti e, per la realizzazione di tali obiettivi, risulta importante, se non decisivo, il coinvolgimento di diversi attori locali come: centri di ricerca, settore privato, organizzazioni senza scopo di lucro, fondazioni.

Altra importante misura adottata quest'anno dal Comune di Milano è una riduzione delle tasse sui rifiuti per donazioni di scarti alimentari: in particolare è prevista una riduzione del 20% della tassa per il primo anno a favore delle imprese alimentari (supermercati, ristoranti, mense, produttori ecc.) che donano le loro perdite di cibo in beneficenza.

Prima della sessione di domande e risposte, Marcelline Bonneau, Direttrice di Resilia Solutions, ha parlato in breve del progetto “Maîtres frigo”, reso possibile grazie a fondi erogati dal Ministero dell’Ambiente belga in cui Refresh, un piccolo ristorante a Bruxelles che propone piatti cucinati con prodotti invenduti, ha organizzato un corso di formazione rivolto a chiunque, per diventare "ambasciatori" delle pratiche “anti-spreco alimentare” nella città.

 

Lorenzo Russo

Vincitore del Premio di Laurea “L’Europa che sarà” dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna