Alberto Manzi. Un Maestro nell'Italia che voleva crescere

Cover sala manzi

Venti pannelli per ricordare Alberto Manzi e il suo impegno per una scuola di massa in Italia. In occasione della riapertura dell'anno scolastico e di quello accademico universitario del 2015, l'Assemblea regionale dell'Emilia-Romagna, in collaborazione con il Centro Manzi, ha allestito la mostra Alberto Manzi. Un Maestro nell'Italia che voleva crescere  dedicata alla memoria del "maestro televisivo" di "Non è mai troppo tardi", la trasmissione della Rai in bianco e nero che ha insegnato a leggere e scrivere e ha acculturato un'intera generazione di italiani.

"Fin dai tempi della nascita delle libere professioni- ha spiegato nel giorno del taglio del nastro la presidente dell'Assemblea Simonetta Saliera-  a cavallo tra il crepuscolo del Medio Evo e la nascita del Rinascimento, essere maestri voleva dire prima di tutto saper tramandare un sapere. Il maestro è colui che sa e sa raccontare, insegnare, agli altri: il vero maestro è colui che riesce ad allargare la base della piramide sociale, facendo in modo che sempre più persone, specie provenienti dalle classi sociali più disagiate e quindi con meno strumenti di accesso al sapere, riescano ad emanciparsi, a liberarsi dal giogo dell'ignoranza e accedere alla forza del sapere".

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