Sosta forzata deve riaprire

25.03.2015

“SOSTA FORZATA” DEVE RIAPRIRE

Lettera aperta di Desi Bruno a Ristretti Orizzonti per la riapertura della redazione del carcere di Piacenza

 

Ho aspettato ad intervenire sulla sospensione delle attività della redazione di Sosta Forzata, nella speranza che si potesse arrivare ad un incontro tra le parti interessate, per affrontare il problema.

L’incontro, verosimilmente, ci sarà, ma intanto la sospensione è in essere, dopo 11 anni di attività della redazione all’interno del carcere di Piacenza.

Sul punto si sono già espressi sia la Direzione dell’istituto che il Garante territoriale, ma è necessario fare un passo avanti.

Parliamo spesso del processo di “infantilizzazione ” a cui il carcere, questo carcere, comunque sottopone le persone ristrette, a cui spesso, al di là degli intenti, vengono offerte attività non sufficienti a stimolare il senso di responsabilità e l’autonomia.

Il percorso di acquisizione del senso di responsabilità e di cittadinanza comporta lo sviluppo di senso critico e autonomia, e come potrebbe essere diversamente?

La redazione di un giornale, soprattutto nei luoghi di restrizione della libertà, ha  queste caratteristiche e rappresenta una delle possibilità per arrivare a conoscere “il dentro e il fuori”, creando momenti di riflessione comuni, conoscenza e anche di critica dell’esistente.

Si dice che qualcuno potrebbe utilizzare il giornale per ragioni “strumentali”: può essere, ma questo avviene in tutti i settori. Di certo non mancano gli strumenti di vigilanza per fermare l’uso indebito di una redazione, come la Direzione del carcere di Piacenza ha lamentato.

Il lavoro di redazione costituisce a tutti gli effetti attività trattamentale , e non credo che possa essere così conclusa una esperienza in una struttura che al momento grosse opportunità non offre.

Allora sarebbe bene provare a ricominciare, mettendo in campo tutte le obiezioni e perplessità, ma l’ “umanizzazione della pena” passa anche attraverso la valorizzazione e il recupero dell’esistente. Aspettiamo il prossimo numero  di Sosta forzata , sarebbe un bel segno