Terra di Tutti Film Festival: dagli sbarchi alla globalizzazione

10.10.2013

Terra di Tutti Film Festival: dagli sbarchi alla globalizzazione

Il programma di giovedì 10 ottobre- Lo sbarco, l’incertezza della traversata che si mescola a quella dell’approdo, dei diritti mancati e non riconosciuti. Giovedì 10 ottobre, terza giornata della rassegna, il Terra di Tutti Film Festival entra nel vivo dell’attualità inaugurando le proiezioni nella sua storica sede, il Cinema Lumiére di Bologna (via Azzo Gardino 65/B), con i primi due film entrambi dedicati agli sbarchi per mare.

La serata avrà appunto inizio alle 19 di giovedì con "Miramare", originale animazione di dipinti su vetro vincitore della Selection Cinéfondation al Festival di Cannes 2010, sull’impatto tra i turisti in vacanza e i migranti, in un luogo come la costa, per definizione di confine. A seguire "Il Rifugio", di Luca Cusani e Francesco Cannito, vincitore del Premio Ilaria Alpi Doc Rai per reportage e inchieste giornalistiche inedite di quest’anno. Qui il confine non è più disegnato dal mare ma dai tempi d’attesa della burocrazia, dall’incertezza del diritto e dal senso di attesa, di messa tra parentesi, delle vite nei CIE lombardi.

A partire dalle 20.30 il legame affettivo tra il reporter e il soggetto ripreso saranno protagonisti di due film: "Beirut Photographer" di George Azar e Mariam Shahin, sul ritorno a Beirut dello stesso Azar, fotogiornalista che a soli 22 anni cambiò il modo di vedere il Medio Oriente nei media statunitensi, e "Camera Woman", di Karima Zoubir, che alterna le visioni fiabesche delle feste nuziali marocchine alla vita di Khadija, donna divorziata che lavora come video maker ai matrimoni.

L’Egitto e la Colombia saranno poi protagonisti della sezione delle 22:30 sui Conflitti latenti. "Executioner’s Tears" di Layth Abdulamir racconta dell’attesa della pena nel braccio della morte di un carcere egiziano, alternando le interviste ai detenuti a quella del loro boia. A seguire, "Colombia Invisible", di Unai Aranzadi, indagine sulle cause e gli stralci dello stato di guerra civile in cui versa la società civile colombiana, tra impunità e omicidi di stato, e sulla possibilità di una risoluzione pacifica.

Il programma di venerdì 11 ottobre- La quarta giornata di festival, venerdì 11, comincerà alle 16, sempre al Cinema Lumière, con uno sguardo alle giovani produzioni indipendenti. L’incontro con l’altro è al centro di "Fiori di stigma", di Agnese Mattanò e i ragazzi del Pratello, tradizionale proiezione del Terra di tutti Film Festival che ogni anno proietta in anteprima il risultato di un anno di laboratorio all’interno del carcere minorile bolognese.

A partire dalle 18 la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione di Cuba sbarcherà al festival. L’istituto di San Antonio de los Banos, luogo di formazione di riferimento per l’intera America Latina fondato da Gabriel García Márquez, riempirà gli schermi del Lumiére con tre titoli: "La Marea", di Armando Capò, "Nada con Nadie" di Marcos Pimentel e il surreale "Josè Manuel, la mula y el televisor" di Elsa Cornevìn. Uno sguardo verso l’Havana celebrato anche da "Cuentos de El Canal", documentario in tre capitoli realizzato dai ragazzi cubani partecipanti a un laboratorio di GVC e Documentaristi Emilia Romagna a Cuba, lo scorso luglio. La storia di El Canal, le passioni dei giovani e la religione afro-cubana sono i punti di vista attraverso cui i giovani autori, ospiti del festival, hanno scelto di raccontare la propria vita nel quartiere periferico dell’Havana.

Dalle 20 i documentari tratterranno invece il tema alla globalizzazione." Storie di Alpaqueros", del bolognese Miko Meloni, contrappone la resistenza linguistica ed immaginativa dei popoli quechua agli interessi delle multinazionali. Titolo di punta della serata è "Inside Apple", inchiesta della giornalista Anne Poiret sulle aziende cinesi appaltatrici del lavoro di assemblaggio degli iPhone.

Dalle 22:30 il Sud del mondo si guarderà dagli occhi dei bambini, con l’infanzia negli slum indiani di "The Red Carpet", nelle scuole africane di "Le Savoir est une Lumiere" e i sogni custoditi sotto il cuscino dai bambini indiani del documentario d’animazione "Bajo la almohada", insignito del premio Unicef al Bilbao Documentary Film Festival nel 2012.

Tutte le proiezioni del festival sono gratuite. Il programma del festival è disponibile su www.terradituttifilmfestival.org.

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