Più donne e bambini stranieri secondo il Rapporto Caritas Migrantes

(5/11/12)

copertina rapportoGli stranieri che soggiornano in Emilia-Romagna sono il 12,4% della popolazione, ovvero 555.000 e si tratta soprattutto di donne e giovani: sono i dati che ci giungono dal 22° Rapporto Caritas-Migrantes presentato la scorsa settimana in Regione. Si tratta di un aumento costante e regolare, che indica che stiamo diventando una società sempre più multietnica.

“E’ un fatto oggettivo ed è soprattutto una risorsa: la coesione sociale non è un film thriller, anzi vorrei fosse un film a lieto fine”: sono le parole dell’assessore regionale al welfare Teresa Marzocchi che commenta così i dati del Rapporto, che indicano come gli stranieri in Emilia-Romagna siano aumentati con regolarità dal 12,3% dell’anno scorso al 12,4% attuale.
Infatti si tratta soprattutto di giovani e donne; queste ultime pochi anni fa non erano neanche la metà di tutti gli stranieri, ora rappresentano la maggioranza, insieme ai loro figli.

Il Rapporto sottolinea anche come gli stranieri lavoratori garantiscano 1 miliardo e 332 milioni di entrate, nonostante il loro stipendio sia inferiore a quello degli italiani (in media 1.000 euro netti al mese).
E i loro figli frequentano le scuole della nostra Regione, che è quella con la percentuale più alta di alunni stranieri: il 14,6% contro una media nazionale dell´8,4%. Quasi la metà di questi ragazzi è nato in Italia e gran parte di loro frequenta le scuole d’infanzia: si tratta perciò di casi di seconda generazione. Bambini, figli di stranieri, nati qui, ma non considerati italiani in base allo ius sanguinis in vigore in Italia.

In Emilia-Romagna le città dove si conta un maggior numero di abitanti stranieri in rapporto alla popolazione sono Piacenza (con più del 15% della popolazione) e Reggio-Emilia e, a seguire, Bologna, mentre quelle meno popolate di diverse nazionalità sono Rimini e Ferrara (con meno del 10% della popolazione).
Piacenza è anche la prima provincia ad ospitare il maggior numero di stranieri insieme a Parma.

Per quanto riguarda le nazionalità, si tratta di persone che provengono soprattutto dal Marocco (13%) e dai paesi dell’Est : tra questi rumeni (13%) e, in crescita rispetto agli scorsi anni, moldavi e ucraini. In leggero calo, anche albanesi che comunque rivestono una fetta importante della popolazione regionale (11%). Anche molti cinesi e tunisini hanno deciso negli ultimi anni di stabilirsi presso al nostra Regione.

Tuttavia, come specifica lo stesso Rapporto, gli stranieri non sono "numeri": per questo è importante leggere questi dati come "indicatori" di realtà contestualizzabili e in atto ormai da diversi anni. Per chiarire: questi sono "solo" numeri, tutto il resto sono le vere storie.

FM

Sintesi del 22°Rapporto

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