"Carcere Spazio Urbano": qual è il confine tra città e periferia penitenziaria?

(31/10/12)

locandina carcere spazio urbanoDomenica 4 novembre presso la Mostra Internazionale di Architettura della biennale di Venezia (Padiglione Italia 13) a partire dalle 10.30 si svolgerà una giornata studio organizzata dal gruppo bolognese di progettazione e ricerca u-boot dal titolo: “Carcere Spazio Urbano: il confine tra Città e Periferia penitenziaria”.

Un nuovo punto di vista- Obiettivo della giornata è quello di portare fuori dai confini degli ‘addetti ai lavori’ il tema delle carceri e affrontarlo di nuovo dal punto di vista urbano e territoriale, sottoponendolo all’attenzione del vasto pubblico e, allo stesso tempo, tentando di innescare un rinnovato interesse da parte di quel mondo che della progettazione degli spazi, e quindi della loro qualità, deve di fatto occuparsi.

“Bisogna ripensare gli spazi delle carceri, iniziare a pensare a come la città possa in qualche modo dialogare con delle strutture che la maggior parte delle volte sono totalmente estranee da essa, anche se presenti al suo interno. Se non si instaura un dialogo, se non si ripensa a come ristrutturare architettonicamente e socialmente il carcere, sarà impossibile puntare sull’aspetto rieducativo della pena oltre che su quello punitivo”, spiega il Gruppo di progettazione e ricerca u-boot.

Workshop a Cagliari- Il titolo della giornata nasce dall’omonimo progetto di ricerca sul tema del rapporto tra Carcere e Città che ha preso avvio a Cagliari nell’Aprile del 2012 sotto forma di workshop e che ha avuto come oggetto di indagine e riflessione la realtà carceraria della Casa Circondariale di Buoncammino e il suo rapporto con il territorio, anche in vista della previsione di trasferimento dei detenuti nel nuovo Carcere di Uta.
Il progetto, nella sua evoluzione, ha l’ambizione di intraprendere un ciclo di incontri nell’ambito dei quali, di volta in volta, l’attenzione verrà focalizzata su casi specifici al fine di avviare una riflessione pratica e approfondita sul tema.
L’approccio adottato sarà, necessariamente, multidisciplinare e coinvolgerà architetti, fotografi, educatori, amministratori, associazioni, giuristi e studenti.

“Abbiamo cercato di selezionare e coinvolgere relatori con storie ed esperienze diverse perché il tema è sicuramente difficile e soprattutto poco dibattuto e questo fa sì che ci siano posizioni anche molto diverse su come affrontare la tematica del carcere e tutte le problematiche ad essa correlate. Vogliamo creare un vero dibattito, cercare delle soluzioni” chiarisce il Gruppo u-boot.

Il 4 novembre- La giornata sarà strutturata sotto forma di convegno aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di architetti e urbanisti con alcuni esponenti di diverse realtà penitenziarie italiane, insieme ad amministratori del territorio, rappresentanti del mondo giuridico e associazioni che si occupano in maniera virtuosa di tutte le tematiche che riguardano la vita carceraria.

Base di discussione saranno alcuni progetti pilota avviati e/o realizzati in Italia, e tra questi verrà presentato appunto il caso studio di Buoncammino.

AV

Il programma dell’iniziativa:
http://www.u-boot.it/site/carcere-spazio-urbano/

Per maggiori informazioni:
www.u-boot.it

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