Arte migrante: 20 artisti di 15 nazionalità diverse si esibiscono a Bologna

27.03.2014

Arte migrante: 20 artisti di 15 nazionalità diverse si esibiscono a Bologna

Lo spettacolo- “Arte Migrante: spettacolo delle arti per l’intercultura e l’inclusione sociale”: è questo il titolo dell’evento che venerdì 28 marzo animerà il B.u.c.o. di Bologna in via Zago 11, sotto il ponte di via Stalingrado. La serata, organizzata dall’omonimo gruppo Arte Migrante formato da studenti, migranti e persone senza dimora, ha inizio alle ore 20.30: una ventina di artisti di 15 nazionalità diverse si esibiranno alternando musica, teatro, danza, pittura, fotografia e giocoleria. Ospite speciale Annamaria Fantauzzi, docente di Antropologia della donazione all’Università di Torino.

Cos'è Arte Migrante?- “L’arte non ha confini. Non importa quanti soldi hai in tasca o il colore della tua pelle, qui ognuno vale come gli altri: siamo allo stesso tempo uguali e diversi” afferma Tommaso Caturan, uno dei fondatori del gruppo Arte Migrante, che è nato nell’ottobre del 2012 e che ogni mercoledì si ritrova nella parrocchia di Sant’Antonio (via Massarenti 59) per dare vita a una serata nel segno dell’arte e della condivisione. “All’inizio eravamo in pochi, ma poi il numero di partecipanti è cresciuto. Ora siamo circa una sessantina ad ogni incontro, e ci sono sempre persone nuove”. A questi incontri può partecipare chiunque: ci sono persone di ogni età e di provenienze diverse. Dopo una breve presentazione iniziale, si condivide tutti insieme la cena, per poi passare alle performance artistiche.

L'esibizione di venerdì 28 marzo- Da questi incontri settimanali è nata l’idea dell’evento di venerdì 28 marzo. Da un mese i ragazzi si stanno preparando per esibirsi davanti a un pubblico più ampio rispetto a quello abituale. Un ballo popolare francese, una poesia napoletana, una canzone araba, una musica irlandese sono solo alcune delle performance che si susseguiranno durante lo spettacolo. Commenta Vanya Delova, ragazza bulgara del coordinamento del gruppo: “Gli artisti provengono da tanti Paesi diversi: Guinea Bissau, Francia, Spagna, Stati Uniti, Equador… Ognuno porta un po’ della sua terra qui nella nostra Bologna”. Ospite speciale sarà Annamaria Fantauzzi, docente di Antropologia della donazione all’Università di Torino e vincitrice nel 2011 del premio internazionale della Ville de Paris per una ricerca su xenofobia e antisemitismo.

La cena- Ma l’integrazione passa innanzitutto dalla condivisione del cibo: dalle 20.30, una grande tavola verrà imbandita con un buffet di prelibatezze provenienti da diversi angoli del mondo. Ognuno cucinerà un piatto tipico della propria terra, e lo offrirà spiegando di cosa si tratta e mettendo a disposizione la ricetta.

Il Manifesto Ufficiale di Arte Migrante- In conclusione della serata verrà letto il Manifesto ufficiale di Arte Migrante: “Il Manifesto è nato per darci delle linee guida attraverso le quali fondare il nostro percorso insieme, per dare un senso a quello che facciamo – spiega Bogdan Salariu, ragazzo rumeno del Coordinamento –. L’idea iniziale è stata di fon Mario Zacchini, il parroco che ci ospita ogni mercoledì. Dopodiché noi del Coordinamento abbiamo scritto una bozza, che è stata letta e integrata da chi volesse aggiungere qualcosa, per poi venire approvata da tutto il gruppo”. Il risultato è un documento in otto punti. La conclusione recita così: “Ci piace donare quello che abbiamo in abbondanza: sorrisi, umanità, esperienze di vita, abbracci e ciò che rappresenta il cuore pulsante del nostro stare insieme: l’arte, il linguaggio che valorizza le storie a cui apparteniamo. L’arte come manifesto. L’arte come grido alla vita”.

Lo spettacolo è a ingresso gratuito. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Oltre, che mette a disposizione il B.u.c.o. Saranno presenti alcuni esponenti dell'associazione Eysns (Eritrean Youth Solidarity for National Salvation) e della comunità Papa Giovanni XXIII.

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