Coronavirus: rivelata la strategia Europea per una rimozione delle misure di confinamento, in sicurezza, in maniera coordinata e verso la ripresa dell’economia

Si è tenuta oggi la Conferenza della Commissione Europea in cui è stata rivelata la strategia comune per avviarsi verso l’uscita dalla situazione di emergenza. 

La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ricorda che "a oggi più di 3 mila miliardi di euro sono stati mobilitati nella UE per combattere la crisi economica" legata al coronavirus, ma "arriveranno altre misure".

Von der Leyen ha ricordato le misure decise dalle istituzioni europee, dalla flessibilità dei fondi UE all'intervento della BEI. Prima di tutto abbiamo reso più flessibile l'uso dei fondi europei, consentendo ai Paesi membri di iniettare liquidità nelle loro economie. Per farlo, gli Stati devono contrarre dei debiti ma, e questo è il secondo punto, l'attivazione della clausola generale di salvaguardia del Patto di stabilità lo permette.

"Non parliamo di miliardi ma di migliaia di miliardi" che serviranno per far ripartire l'economia, ha concluso Von der Leyen.

La Presidente Von der Leyen ha ricordato gli enormi sforzi cui noi cittadini Europei ci stiamo sottoponendo per la vittoria contro il Coronavirus, affermando che è tempo di iniziare a definire i prossimi passi per il progressivo allentamento delle misure di confinamento. Le misure infatti sono estremamente dure e limitanti ed hanno prodotto gravi conseguenze non solo sociali, ma anche economiche.

Per continuare a garantirne l’efficacia, ha ricordato la Von der Leyen, è necessario agire in modo coordinato e collettivo, ed è ciò che la nuova strategia Europea, richiesta dai 27 Capi di Stato e di Governo, intende fare.  

La strategia è accompagnata da tre precondizioni essenziali, che devono tutte essere presenti affinché ciascuno Stato Membro possa procedere verso la fase due:

1. L’esistenza di un criterio epidemiologico sicuro che dimostri un significativo calo nella diffusione del virus in un periodo di tempo prolungato;

2. Questo deve essere abbinato ad un’adeguata capacità dei sistemi sanitari verso tutti i malati, non solo quelli affetti da Coronavirus;

3. avere sufficiente capacità di sorveglianza e monitoraggio nella forma di test su larga scala.  

Queste precondizioni sono accompagnate, in questa strategia, da una serie di importanti raccomandazioni che assicurino una graduale, consolidata e coordinata uscita in tutta l‘UE. Ad esempio, le campagne di sensibilizzazione dovrebbero continuare al fine di incoraggiare la popolazione a mantenere le pratiche igieniche. Inoltre, le misure generali dovrebbero essere sostituite da misure mirate, mentre la ripresa delle attività economiche dovrebbe essere cauta.

Un secondo punto riguarda la dimensione globale della pandemia, che non conosce frontiere, colpendo sia gli Stati forti che quelli vulnerabili. Consapevole di ciò, il G20 ha reso la risposta al COVID il proprio focus.

Sul piano sanitario, la Presidente ha poi affermato che sono necessari cooperazione e miglioramento della preparazione alle pandemie, incluso come accelerare il lavoro sulla diagnosi, cura e sviluppo di vaccini.  

Per sostenere questa iniziativa globale sono richiesti dei fondi. A questo scopo, la CE ospiterà una conferenza online, il 4 Maggio, per aiutare a risolvere la immediata mancanza di fondi e di proporre soluzioni innovative ed eque. Tra esse parteciperanno le note organizzazioni Global Preparedness Management Board, le Piattaforme GAVI, Welcome Trust e la Gates Foundation, in stretta collaborazione con l’OMS.

L’obiettivo è che i Paesi e le organizzazioni di tutto il mondo rispondano a questa iniziativa. 

Infine, è stato ricordato lo stretto legame tra un’efficiente ripresa dalla crisi sanitaria e l’efficacia della risposta economica, e per questo è stata accolta con favore la decisione dell’Eurogruppo di creare SURE e l’uso flessibile dei Fondi di Coesione.

Un ruolo chiave nella ripresa economica sarà giocato dal prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, accompagnato da un Piano Marshall Europeo, massicci investimenti pubblici e privati per riavviare l’economia e creare nuovi posti di lavoro. 

In conclusione, la Von der Leyen ha affermato ‘La chiave è un forte budget Europeo, che ha il vantaggio di ricevere l’approvazione e la fiducia di tutti gli Stati Membri, di essere trasparente e guidare verso l‘innovazione ed avere una comprovata esperienza come strumento per investimenti. Ma questo nuovo budget si deve distinguere, cioè deve assicurare la ripartenza del Mercato Unico e garantirne l’unitarietà nel post-COVID, oltre che promuovere gli investimenti in tecnologie digitali e green’. 

Ha preso poi la parola il Vice-Presidente Esecutivo Michel, che ha innanzitutto ringraziato coloro che sono attivi nel Mercato Unico per garantire cure sanitarie ed il rifornimento di cibo ed altri beni essenziali. 

Ha poi spiegato i due pilastri su cui si fonda il lavoro di cui la Commissione è stata incaricata dal Consiglio Europeo: presentare a quest’ultimo una strategia di rimozione graduale delle misure di confinamento al fine di assicurare un approccio il più coordinato possibile.

Michel ha riconosciuto che queste misure, seppur eccezionali, toccano ciascuno di noi nella vita quotidiana, e gli impatti anche in futuro saranno presumibilmente e similmente straordinari. Inoltre, avranno ripercussioni pesanti sul piano economico e sociale, nel breve e nel lungo periodo. 

Per questo motivo, la Commissione europea creerà delle strategie ispirate dal buon senso e dalla scienza per aiutare e guidare ciascuno Stato Membro a rimuovere progressivamente le misure di contenimento secondo le necessità proprie. 

Il secondo incarico della Commissione è dare una risposta alla domanda ‘come agire insieme nonostante le diversità di forma che la pandemia ha assunto nei 27 Stati Membri?’. Ci sarà una nuova (la quarta in poche settimane) videoconferenza del Consiglio Europeo. L’obiettivo è aprire una discussione strategica per vedere come adottare misure incisive aprendo un processo nel medio e lungo periodo per poter garantire più benessere per i cittadini. 

Sono 4 i capitoli da affrontare per la ripresa: 

1. Mercato Unico: è il cuore dello sviluppo economico e della coesione sociale, ma è stato compromesso dalle decisioni prese, seppur legittime. La proposta della Commissione è dunque ripristinarne il suo funzionamento e migliorarlo affinché si rafforzi, con l’accento sulla strategia industriale e su tutta la rete delle PMI Europee, essenziali per il Mercato Unico. In modo complementare vanno considerate le questioni climatiche, definite leve essenziali per attuare la trasformazione economica.

2. Investimenti: da discutere con il Consiglio Europeo è la necessità assoluta di sviluppare una strategia massiccia di investimenti. Il prossimo bilancio settennale è un elemento chiave per riuscire, ed anche la BEI può essere essenziale per sviluppare una strategia di investimenti molto forte nei prossimi mesi ed anni.

3.Il resto del mondo:  Per avere successo, occorre considerare anche la responsabilità esterna dell’UE, che deve avere un ruolo più incisivo a livello internazionale – promuovendo il multilateralismo, come valore aggiunto di fronte alle sfide globali. Una proposta è canalizzare i mezzi finanziari per velocizzare la capacità di trovare vaccini e terapie adeguate – accessibili a tutto il Mondo. In questo contesto, sarà importante considerare l’importanza del partenariato con l’Africa, sostenendone il sistema sanitario attraverso l’alleggerimento del loro debito, ad esempio.

4. resilienza e governance: sarà fondamentale apprendere le lezioni che questa crisi e la sua gestione ci insegnano: nello specifico, come coordinare l’azione a livello UE. L’UE si vuole trasformare per offrire ai cittadini Europei risposte, nel medio e lungo termine, più solidali, unitarie ed efficaci possibile.

Per rivedere la Conferenza: https://audiovisual.ec.europa.eu/en/video/I-188357 e https://audiovisual.ec.europa.eu/en/video/I-189425