Buone notizie: Approvato il regime di garanzia dell’Italia a sostegno dell’economia; dei lavoratori autonomi, PMI e imprese a media capitalizzazione

Buone notizie: Approvato il regime di garanzia dell’Italia a sostegno dell’economia; dei lavoratori autonomi, PMI e imprese a media capitalizzazione

Dallo scoppio dell’emergenza COVID-19 l’Unione Europea, nelle sue Istituzioni, si è adoperata per portare supporto e soccorso ai Paesi Membri. Oggi, è stato approvato il regime di garanzia dell’Italia a sostegno dell’economia, e nello specifico a sostegno dei lavoratori autonomi, PMI e imprese a media capitalizzazione, che sono stati colpiti dall’emergenza COVID-19.

 

Il contesto delle misure

Prima di entrare nel merito della questione è opportuno fare un passo indietro e ricapitolare alcuni punti chiave del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’ economia nell’attuale emergenza COVID-19”. Secondo quanto comunicato dalla Commissione, in questo momento d’emergenza, vengono messi in campo diversi aiuti:

  1. Finanziamenti diretti, apporto di capitale, agevolazioni fiscali e pagamenti anticipati fino a 100.000 € per azienda attiva nel settore agricolo, per arrivare a 800.00€ per quelle aziende attive in altri settori con urgente bisogno di liquidità. Inoltre, gli Stati Membri possono accordare prestiti a interessi zero o garanzie sui prestiti coprendo il rischio al 100% (ad eccezione del settore agricolo primario; ittico e acquacultura dove vengono applicati, rispettivamente, dei limiti di 100.000 e 120.000€ per azienda);
  2. Garanzie di stato per prestiti dati alle imprese in stato di necessità, per far si che le banche continuino ad erogare prestiti. Queste garanzie possono coprire fino al 90% del rischio sui finanziamenti, per agevolare le aziende a fronteggiare al fabbisogno di capitale;
  3. Prestiti pubblici agevolati, con tassi d’interesse favorevoli, supportando così le attività a coprire fabbisogno di capitale;
  4. Garanzie per le banche che canalizzano gli aiuti di Stato verso l’economia reale. Quest’aiuto è diretto ai clienti delle banche, e non a queste ultime, minimizzando la distorsione della competizione tra le banche;
  5. Assicurazione pubblica del credito per export a breve termine per tutti i paesi, senza la necessità che lo Stato membro in questione debba dimostrare che il rischio relativo al paese in questione è temporaneamente “non assicurabile sul mercato”;
  6. Supporto per il settore “ricerca e lo sviluppo” nell’ambito del coronavirus, un bonus può essere dato a tutti quei progetti in cross-cooperazione tra Stati membri;
  7. Supporto nel ricercare e sviluppare tutti quegli impianti di prova destinati a testare i prodotti utili a contrastare quest’epidemia, ad esempio ventilatori, vaccini., DPI. Questo supporto può prendere forma di sovvenzioni dirette o agevolazioni fiscali e garanzie a copertura di perdite;
  8. Supporto per la produzione di prodotti rilevanti per contrastare lo scoppio del coronavirus. Il sostegno viene erogato in forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali, anticipi rimborsabili o garanzie a copertura di perdite. Le aziende possono beneficiare di un bonus quando nei loro progetti vi è una collaborazione con più di uno Stato Membro;
  9. Inoltre, per quei settori o regioni altamente colpite dallo scopo il coronavirus è previsto un supporto mirato in termini di rinvio del pagamento delle tasse o sospensione del versamento dei contributi previdenziali
  10. Infine, sono concepite delle sovvenzioni salariali per dipendenti di quelle aziende che sono state duramente colpite della pandemia

 

Ecco quindi che il “Quadro temporaneo” permette agli Stati Membri di avvalersi e combinare tra loro, le diverse misure di aiuto, fatta eccezione di prestiti e garanzie riferite allo stesso prestito e che eccedono la soglia prevista dal ”Quadro temporaneo”. 

Inoltre, gli Stati Membri possono combinare le misure previste all’interno del “Quadro Temporaneo, con le già esistenti misure, per offrire aiuti de minimis alle aziende fino al 25,000 € su tre anni fiscali, per industrie operanti nel settore agricolo; fino a 30,000 € per il settore ittico, e 20,000 € per le atre imprese. Nel contempo, è necessario che i Paesi Membri si adoperino al fine di evitare il cumulo indebito delle misure di sostegno per le stesse aziende. Bisogna ricordare che queste misure si vanno poi ad aggiungere alla “Comunicazione” del 13 Marzo 2020 della Commissione per il coordinamento delle risposte in ambito economico al COVID-19.

 

Le novità di oggi

Esattamente in questo contesto, oggi la Commissione Europea ha approvato il regime di aiuti volto a supportare e soccorrere l’economia italiana, prevedendo, nel concreto, un budget di 200 miliardi di euro. Con l’intenzione di supportare tutte quelle aziende che sono state colpite dall’emergenza coronavirus, l’Italia ha notificato alla Commissione un sistema di garanzia per nuovi prestiti per investimenti e capitale di esercizio, che verranno concessi attraverso SACE, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti. La motivazione alla base di questa manovra, non è solo di limitare il rischio legato all’accordare prestiti ad aziende che sono state duramente colpite durante la pandemia, ma anche di permettere a queste attività di coprire il fabbisogno di capitale, assicurando nel contempo il mantenimento delle loro attività.

In linea con le condizioni del “Quadro temporaneo”, lo schema prevede:

a) il relativo prestito è limitato a coprire il fabbisogno di liquidità necessario per il prossimo futuro;

b) le garanzie sono stanziate fino alla fine di quest’anno;

c) sono limitate a sei anni;

d) i premi garanzia sono in linea con le previsioni del quadro temporaneo.

Per di più, la misura pone l’attenzione nell’assicurare che gli aiuti siano effettivamente canalizzati attraverso istituzioni finanziarie ai diretti beneficiari.

Come previsto dall’articolo 107(3)(b) TFEU e dai parametri del “quadro temporaneo”, la Commissione ha concluso quindi che la misura proposta, non solo è necessaria, ma risulta anche appropriata e proporzionata nel portare rimedio ad un clima di tensione che si era creato nell’economia italiana.

 

Fonti:

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_656

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_655