Le conclusioni del Coniglio europeo su crisi migratoria e rifugiati

Le conclusioni del Coniglio europeo su crisi migratoria e rifugiati

I leaders dell'Ue

Il 7 marzo 2015 i capi di Stato o di governo dell'UE hanno tenuto una riunione con la Turchia per rafforzare la cooperazione riguardo alla crisi migratoria e dei rifugiati. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha presieduto la riunione; la Turchia era rappresentata dal primo ministro turco Ahmet Davutoğlu.

La riunione è stata seguita da una riunione informale dei membri del Consiglio europeo.

I leader dell'UE hanno discusso dell'attuazione del piano d'azione comune UE-Turchia. Benché siano stati registrati progressi soddisfacenti su una serie di misure, il numero di ingressi illegali dalla Turchia in Grecia resta di gran lunga troppo elevato. I leader dell'UE hanno convenuto con il primo ministro Davutoğlu di rafforzare la cooperazione al fine di conseguire risultati concreti sul terreno.

Hanno accolto con favore l'impegno della Turchia di accettare il rapido ritorno di tutti i migranti non bisognosi di protezione internazionale che hanno compiuto la traversata dalla Turchia alla Grecia. Attendono inoltre con interesse l'avvio dell'attività della NATO nel mar Egeo destinata a contenere le traversate dei migranti.

Durante la riunione sono state anche discusse alcune nuove proposte pionieristiche volte ad affrontare la crisi migratoria. Al presidente Tusk è stato assegnato il compito di definirne i dettagli prima del prossimo Consiglio europeo. 

Tali proposte includono:

  • il ritorno di tutti i nuovi migranti irregolari che hanno compiuto la traversata dalla Turchia alle isole greche
  • l'accelerazione dell'attuazione della tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti
  • la decisione di accelerare l'erogazione dei 3 miliardi di EUR e di prendere una decisione in merito a un ulteriore finanziamento destinato allo strumento per i rifugiati siriani
  • i preparativi per la decisione di aprire nuovi capitoli dei negoziati di adesione
  • la valutazione della possibilità di istituire zone umanitarie sicure in Siria
  • il reinsediamento, per ogni siriano che la Turchia riammette dalle isole greche, di un altro siriano dalla Turchia all'UE

"In definitiva, il meccanismo di ritorno summenzionato (...) dovrebbe smantellare il modello di attività dei trafficanti di esseri umani", ha affermato il presidente Tusk.

I leader dell'UE hanno anche discusso con il primo ministro Davutoğlu della situazione dei media in Turchia e dell'importanza della libertà di parola e di espressione.

Riunione informale del Consiglio europeo

Dopo la colazione con il primo ministro Davutoğlu, i leader dell'UE hanno ripreso la loro riunione a 28 e hanno convenuto di:

  • tornare alla piena applicazione del codice frontiere Schengen allo scopo di porre fine ai flussi migratori irregolari lungo la rotta dei Balcani occidentali
  • rafforzare l'assistenza umanitaria ai rifugiati in Grecia
  • sostenere la Grecia nella gestione delle sue frontiere esterne