Infrastrutture energetiche europee: 5,85 miliardi di euro per 250 progetti strategici.

energie rinnovabiliQuesti “progetti d'interesse comune” (PIC) beneficeranno di procedure accelerate per il rilascio delle licenze, di condizioni più vantaggiose per quanto riguarda il quadro regolamentare e avranno accesso al sostegno finanziario proveniente dal “meccanismo per collegare l’Europa”, grazie ad uno stanziamento di 5,85 miliardi di euro destinato alle infrastrutture energetiche trans-europee nel periodo 2014-2020. Il finanziamento consentirà, per di più, di realizzare i progetti nel minor tempo possibile e rafforzerà la loro capacità attrattiva nei confronti degli investitori.

22 sono i progetti che riguardano direttamente l’Italia. Si tratta soprattutto di interventi relativi alle interconnessioni elettriche con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e di progetti relativi ai gasdotti.

Fa parte della lista Ue anche il progetto di inversione del flusso del gasdotto Italia-Svizzera e il terminale di rigassificazione Gnl in terraferma in Alto Adriatico.

La UE ha considerato prioritari anche un progetto riguardante un sistema di batterie da 250 MW da realizzare nell’Italia centro-meridionale e il progetto Smart grid Green-Me.

Sono solo due i progetti  Smart grid (reti intelligenti) presenti fra i 250 scelti dall’Ue.

Il progetto Green-Me si propone soprattutto di migliorare l’integrazione della generazione fotovoltaica nelle reti francesi e italiane, grazie all’aggiunta di sistemi automatici per il controllo e il monitoraggio.

L’altro progetto sulle reti intelligenti presente nell’elenco PCI è il North Atlantic Green Zone Projects, finalizzato a ridurre i problemi legati alla intermittenza dell’energia eolica in Irlanda e Regno Unito.

Una volta completati, i progetti selezionati contribuiranno all’integrazione dei mercati energetici degli Stati Membri, consentendo loro di modificare le proprie fonti di energia, di porre fine all’isolamento di alcuni di essi e permettere alla rete di assorbire quote crescenti di energie rinnovabili e, dunque, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2.

L’elenco comprende 140 progetti nel settore della trasmissione e dello stoccaggio dell’elettricità, circa 100 progetti nel settore della trasmissione e dello stoccaggio del gas e numerosi programmi concernenti il petrolio e le reti intelligenti.

I lavori beneficeranno di una serie di vantaggi, tra cui procedure accelerate per la pianificazione e il rilascio delle autorizzazioni; un’unica autorità nazionale competente fungerà da sportello unico per le procedure di rilascio delle autorizzazioni; meno costi amministrativi per i promotori e le autorità grazie a procedure più snelle di valutazione ambientale, nel rispetto del diritto dell’Unione; maggiore trasparenza e maggiore partecipazione del pubblico; migliore visibilità e attrattiva per gli investitori grazie ad un quadro regolamentare più solido dove i costi sono a carico dei Paesi che ne beneficiano maggiormente e, infine, possibilità di usufruire di un sostegno finanziario nell'ambito del meccanismo per collegare l’Europa. Tutto ciò sarà cruciale ai fini dell’attivazione dei finanziamenti pubblici e privati necessari: i primi fondi potranno essere disponibili già nel 2014.

Per essere ripreso nell’insieme, un piano di lavoro deve inevitabilmente offrire vantaggi considerevoli ad almeno due Stati Membri, contribuire all’integrazione del mercato e al rafforzamento della concorrenza, implementare la sicurezza dell’approvvigionamento e ridurre le emissioni di CO2. Per questo motivo la Commissione monitorerà da vicino l’attuazione delle misure riguardanti il rilascio delle autorizzazioni e la realizzazione dei programmi.

Infine, l'elenco sarà aggiornato ogni due anni al fine di integrare nuovi progetti di interesse comune più utili ed eliminare quelli obsoleti.