Servizi pubblici online accessibili a tutti: la proposta della Commissione europea per l'Agenda digitale

Il 3 dicembre scorso, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, la Commissione europea ha proposto una serie di norme mirate a semplificare la fruizione dei siti web degli enti pubblici per funzioni fondamentali quali la ricerca di lavoro, l'immatricolazione degli autoveicoli, la presentazione della dichiarazione dei redditi, la richiesta di rilascio del passaporto. La proposta di direttiva riguardante i servizi pubblici online prevede, a partire dalla fine del 2015, l'introduzione di standard obbligatori di accessibilità,  resi uniformi per tutta l'Unione, per una serie di servizi pubblici fondamentali, tra i quali compaiono la sicurezza sociale, i servizi sanitari e il rilascio di certificati. Le nuove norme proposte chiariscono inoltre la definizione di accessibilità del web e incoraggiano le amministrazioni pubbliche a un'applicazione ulteriore della legislazione europea a tutti i servizi da esse erogati.
L'iniziativa della Commissione intende dare attuazione ai principi delineati all'interno dell'Agenda digitale, l'iniziativa europea per lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; essa mira in particolare a dare concretezza all'Azione 64 dell'Agenda, che indica come obiettivo il raggiungimento della completa accessibilità dei siti web delle istituzioni pubbliche entro il 2015. In questo ambito l'Europa soffre di una certa arretratezza. Dei 761.000 siti internet di enti pubblici europei, infatti, solo un terzo è pienamente accessibile alle persone che soffrono di disabilità, nonostante l'Unione abbia erogato, negli ultimi 15 anni, importanti finanziamenti per la ricerca di nuove soluzioni tecniche.
Le innovazioni conseguenti alla proposta della Commissione garantiranno a tutti gli utenti una maggiore funzionalità di internet e agli operatori del settore costi di gestione più sostenibili. I principali beneficiari della direttiva saranno gli 80 milionidi cittadini europei disabili e gli 87 milioni di cittadini europei di età superiore ai 65 anni. Una volta attuata, la proposta della Commissione europea contribuirà inoltre a sviluppare un mercato europeo per l'accessibilità del web per un valore stimato di 2 miliardi di euro. Questo mercato attualmente realizza solo il 10% del proprio potenziale. Una normativa a livello comunitario permetterebbe agli operatori del settore di offrire i propri prodotti in tutti i paesi dell'Unione, superando le difficoltà di adattamento e i costi supplementari.
Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato in proposito: "Oggigiorno tutti noi dipendiamo virtualmente dall’accesso a internet per affrontare i vari aspetti della vita quotidiana e abbiamo tutti diritto a un accesso su base equa ai servizi pubblici online. La proposta potrà contribuire a concretizzare questo diritto, a creare migliori condizioni di mercato, più posti di lavoro e a ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni per rendere accessibili i propri siti.”
Oltre all'accelerazione dell'attuazione di una normativa ad hoc, la recente iniziativa permetterà inoltre alla Commissione di collaborare con i governi nazionali, le imprese e le organizzazioni del settore, tra i quali ricordiamo il Forum europeo della disabilità, per sfruttare al meglio gli impegni assunti in precedenza e le spese nazionali già stanziate a favore dell'accessibilità dei siti web degli enti pubblici.

Fabrizio Spada e Anna Terribilini
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
7 dicembre 2012