Nominati i primi siti per il Marchio del Patrimonio Europeo

Nominati i primi siti per il Marchio del Patrimonio Europeo

Una giuria indipendente istituita dalla Commissione europea ha nominato oggi i siti che riceveranno per primi il Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label). Sono quattro: il Parco archeologico di Carnunto, ricostruzione di un quartiere di città romana a Bad Deutsch-Altenburg, in Austria; il medievale Salone delle Gildedi Tallinn, in Estonia; il centenario Palazzo della Pace dell'Aia e il Campo di Westerbork, campo di transito nazista della Seconda guerra mondiale situato a Hooghalen, anch'essa una località dei Paesi Bassi.

Il Marchio mira ad accrescere la consapevolezza nei confronti di siti che hanno rivestito un ruolo significativo nella storia, nella cultura e nello sviluppo dell’Unione europea, evidenziandone la dimensione europea mediante attività informative ed educative. Suo obiettivo ultimo è il rafforzamento del senso di appartenenza all'Unione europea. La nomina ufficiale dei siti da parte della Commissione avverrà nel gennaio del 2014.

Ha dichiarato Androulla Vassiliou, Commissaria europea per la cultura: "Congratulazioni ai siti, che sono i primi a ricevere il Marchio del Patrimonio Europeo. Ritengo che l'iniziativa del Marchio abbia le potenzialità per diventare una delle iniziative di maggior successo e popolarità fra quelle organizzate dall'Unione europea. Possiede infatti una forte valenza formativa, in particolare per i giovani, che saranno in grado di comprendere meglio la storia dell’Unione europea attraverso la sua associazione con luoghi simbolo. Saremo lieti di ricevere ulteriori candidature negli anni a venire."

I cinque paesi dell'UE che, in base alla decisione che ha istituito il Marchio e ai suoi criteri di assegnazione, nel 2013 potevano nominare siti (Austria, Danimarca, Estonia, Lussemburgo e Paesi Bassi), ne hanno proposti nove in totale. Le candidature sono state quindi valutate da una giuria europea formata da 13 esperti indipendenti del mondo della cultura alla luce dei criteri concordati, i più importanti dei quali sono l'importanza del sito sul piano europeo, le attività proposte per metterlo in risalto e l'efficacia della gestione nell'attirare l'interesse del pubblico.

Nel 2014 potranno nominare siti altri 18 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria). Svezia, Finlandia, Regno Unito, Irlanda e Croazia per il momento non partecipano, ma se lo vorranno potranno aderire all’iniziativa in un secondo momento.