Gli studenti Erasmus a quota 3 milioni

3 milioni. E’ il numero di studenti che ha usufruito di borse Erasmus dal 1987 ad oggi. Un grande successo per il programma di mobilità riservato agli studenti universitari dei Paesi dell’Unione europea (ma non solo) e finanziato dalla Commissione europea.

In base alle ultime statistiche, solo nello scorso anno accademico 2011-2012 sono stati più di 250 mila i giovani che hanno trascorso un periodo di studio nell’Università di un altro Paese. Tra questi, sono gli Spagnoli quelli che usufruiscono maggiormente delle borse Erasmus e la Spagna è anche la meta privilegiata da parte degli altri studenti europei. Ma anche l’Italia ha i suoi punti di forza: nello stesso periodo le mobilità sono cresciute del 6% e l’Università di Bologna si è piazzata al terzo posto dietro Granada e Madrid, per numero di studenti accolti.

Certo i circa 250 € mensili di borsa non sono tantissimi e spesso gli studenti devono ricorrere all’aiuto della famiglia o devono trovare dei lavori saltuari da svolgere nelle città che li ospita. Ma questo non costituisce un problema, visto che il numero di studenti Erasmus cresce costantemente di anno in anno, con punte importanti soprattutto in Croazia (+ 62%), Danimarca (+ 20%), Slovenia e Turchia (+17%).

“Il programma Erasmus in questo periodo di crisi economica è più importante che mai – ha detto la Commissaria per l’istruzione Androulla Vassiliou – perchè fa sì che l’esperienza internazionale e le abilità acquisite dai ragazzi li rendano più competitivi sul mercato del lavoro”.

E l’importanza del programma Erasmus viene ribadita anche dall’aumento delle risorse destinate nella prossima programmazione europea 2014-2020, che cresceranno del 40% circa rispetto all’attuale fase di programmazione. Obiettivo? Consentire a circa 4 milioni di persone – soprattutto giovani ma la Commissione punta di aumentare anche la mobilità dei docenti e il Servizio di Volontariato europeo – di partecipare ad esperienza di mobilità.