L'Europa di oggi, e quella di domani???

11.07.2018

 

Il secondo decennio degli anni 2000 è probabilmente il periodo più difficile della storia dell'integrazione europea. La crisi economica e finanziaria che nel 2008 ha investito prima gli Stati Uniti e poi l'Unione europea ha lasciato in Europa ferite non ancora rimarginate. Gli stati europei hanno perso progressivamente ciò che li ha tenuti insieme in tanti anni dopo la seconda guerra mondiale, la solidarietà e la consapevolezza che insieme era possibile creare un futuro migliore per tutti i loro cittadini. L'ambito comunitario, pur aumentando via via nei Trattati europei, è diminuito nei fatti.

Negli ultimi anni - a differenza da quello che oramai è senso comune -  è progressivamente aumentato il potere degli Stati e diminuito quello dell'Unione europea. E' quindi aumentato l'ambito intergovernativo (gli interessi degli stati) e diminuito quello comunitario (l'interesse comune). E' chiaro che tutto ciò ha determinato una incapacità dell'Unione europea di avere lo "sguardo lungo" rispetto alle sfide del futuro, con un aumento dell'attenzione sulle scelte di breve periodo, quelle che garantiscono benefici immediati agli stati. In questa situazione gli stati forti ottengono naturalmente nel breve periodo di più degli stati deboli.  

Il 26 maggio del 2019 si terranno le elezioni del Parlamento europeo. Il numero dei parlamentari cambierà per molti paesi, in conseguenza dell'uscita dall'Unione europea della Gran Bretagna. La composizione del prossimo parlamento europeo inciderà sicuramente sul tipo di Unione europea che avremo per i prossimi anni.

Quello che succederà nel lungo periodo è oggetto di studi, sondaggi, statistiche, strategie, ma l'UE ha enorme difficoltà a raggiungere un accordo fra gli stati in grado di guardare al futuro insieme con politiche e strategie comuni di lungo periodo.

Il 25 marzo 2017 si sono svolti a Roma le celebrazioni per l'anniversario dei Trattati di Roma del 1957. Per l'occasione la Commissione Junker ha presentato il Libro bianco sul futuro dell'Europa, un documento che segna l’inizio di un percorso a tappe forzate, per riavviare il cammino europeo dopo la Brexit e sul solco delle 10 priorità per il futuro dell'Europa indicate dalla Commissione Junker nel 2014.

Il Libro bianco era la base per la dichiarazione comune che i 27 capi di Stato e di governo della Ue hanno firmato a conclusione del Consiglio europeo che si è svolto a Roma in occasione delle celebrazioni per i 60 anni dei trattati europei che diedero avvio alla Commissione Economica europea.

Con questo libro bianco si è inteso avviare «una ampia riflessione sul futuro dell’Unione» e chiama i commissari europei a «contribuire e stimolare il dibattito dopo-Roma» con una serie di “reflection paper” che avrebbero dovuto delineare i contorni di un’Unione europea rinnovata entro le elezioni europee del 2019.

I temi dei documenti di riflessione sono diversi, ma quelli ritenuti più importanti sono il paper sul “Pilastro europeo dei diritti sociali”;  quello su come "controllare e valorizzare la globalizzazione”; il rafforzamento dell’unione economica e monetaria; il  “futuro della difesa comune europea” e non da ultimo il “Bilancio europeo post 2020”, l'allargamento ai paesi balcanici ed il percorso di negoziazione post brexit.

Con il Libro bianco si delineano le principali sfide e opportunità individuate dalla Commissione Juncker e presenta cinque scenari per la possibile evoluzione dell'Unione da qui al 2025, a seconda delle scelte che l'Europa effettuerà. Gli scenari, che contemplano una serie di possibilità e hanno carattere illustrativo, non si escludono a vicenda né hanno pretese di esaustività.

Gli scenari sono:

  • Scenario 1: Avanti così
    Nello scenario che prevede di proseguire sul percorso già tracciato, l'UE a 27 si concentra sull'attuazione del suo programma positivo di riforme, in linea con lo spirito degli orientamenti della Commissione Un nuovo inizio per l'Europa del 2014 e della dichiarazione di Bratislava concordata da tutti i 27 Stati membri nel 2016. In base a  questo scenario, entro il 2025:
  • Scenario 2: Solo il mercato unico
    L'UE a 27 si rifocalizza progressivamente sul mercato unico poiché i 27 Stati membri non riescono a trovare un terreno comune in un numero crescente di settori.
  • Scenario 3: Chi vuole di più fa di più 
    L'UE a 27 continua secondo la linea attuale, ma consente agli Stati  membri che lo desiderano di fare di più assieme in ambiti specifici come la difesa, la sicurezza interna o le questioni sociali. Emergeranno una o più "coalizioni di volenterosi".
  • Scenario 4: Fare meno in modo più efficiente
    L'UE a 27 si concentra sul produrre risultati maggiori in tempi più rapidi in determinate aree politiche, intervenendo meno nei settori per i quali non se ne percepisce un valore aggiunto. L'attenzione e le risorse limitate sono concentrate su un numero ristretto di settori.
  • Scenario 5: Fare molto di più insieme
    Gli Stati membri decidono di condividere in misura maggiore poteri, risorse e processi decisionali in tutti gli ambiti. Le decisioni di livello europeo vengono concordate più velocemente e applicate rapidamente.

 

Nella prima riunione del 2018 il Collegio dei Commissari europei presieduto da Junker ha discusso le priorità istituzionali per quest'anno, un anno in cui realizzare la riforma dell’Unione economica e monetaria, garantire la sicurezza delle frontiere dell’UE, rivedere il sistema di asilo dell’UE, ripristinare Schengen, completare il Mercato unico digitale e avvicinare i Balcani occidentali all’Unione.

Gli obiettivi della Commissione Junker sono quelli di dar seguito al Libro bianco sul futuro dell’Europa ed ai contenuti del Discorso sullo stato dell’Unione

Approfondimenti:

L'UE e il Parlamento europeo. Supporti didattici per docenti. A cura di Europe Direct Emilia-Romagna

Parlamento europeo 2018/2019: dibattiti sul futuro dell'Europa. Il Parlamento invita i leader dei paesi europei per discutere del futuro dell'Unione. Segui i dibattiti su  http://www.futureofeuropedebates.eu/ 

60 buone ragioni per cui abbiamo bisogno dell'Unione europea (Commissione europea Rappresentanza in Italia 2017)

Schede sullo stato dell'Unione. Schede descrittive sugli obiettivi della Commissione europea con la road map per raggiungerli

ll Pilastro europeo dei diritti sociali” dell'Unione europea

Dal sito web del Consiglio europeo: