La guerra fredda ma anche il boom economico nell’occidente: gli anni '60

02.07.2018

Il 22 gennaio 1963 in Francia viene siglato il famoso Trattato dell'Eliseo. Charles de Gaulle e Konrad Adenauer sigillano l'avvio dell'amicizia franco-tedesca.  Termina così un periodo durato circa 100 anni e caratterizzato da tre guerre sanguinose tra Francia e Germania.

Il continente europeo è in piena guerra fredda. L’Europa occidentale è nella sfera di influenza statunitense mentre l’Europa dell’est fa parte del blocco sovietico.

E' in questa stagione che l’effetto propulsivo della CEE dispiega i suoi effetti. Sono di quegli anni le decisioni dei paesi dell’UE di non applicare più dazi doganali nell’ambito dei reciproci scambi e di convenire il controllo comune della produzione alimentare, garantendo così il sufficiente approvvigionamento di tutta la popolazione. La Politica Agricola Comune (PAC) diventerà la voce più importante del bilancio europeo.

Nei paesi dell’Europa occidentale assistiamo al boom economico, dopo le ristrettezze degli anni della guerra, e ad una rivoluzione culturale che vede i giovani modificare i propri comportamenti, i gusti musicali, la moda ecc....Il maggio 1968 è famoso in tutto il mondo per i moti studenteschi di Parigi. Questi eventi rispecchiano sia la frustrazione dei giovani nei confronti di governi distanti e insensibili, sia la protesta per la guerra del Vietnam e la corsa agli armamenti nucleari, alimentata dalla contrapposizione dei blocchi est/ovest. La società occidentale post '68 non sarà più quella di prima. I giovani diventano una categoria sociale che avanza richieste politiche fino ad allora neanche immaginate.

Nel frattempo, l’Europa dell’est vive una stagione diversa. Nell’agosto del 1961 le autorità comuniste della Germania dell’Est costruiscono un muro attorno alla città di Berlino per impedire ai cittadini della zona orientale di fuggire a Occidente verso la libertà. Qualcuno riesce a fuggire, altri vengono uccisi dalle guardie mentre tentano la fuga. I carri armati sovietici invadono Praga nell’agosto 1968 per reprimere la cosiddetta «primavera di Praga» in Cecoslovacchia. In presenza di una forza di occupazione composta da oltre 600 000 soldati, i cecoslovacchi sono con le spalle al muro. Uno studente, Jan Palach, si dà fuoco per protesta.

Approfondimenti:
  • Il miracolo italiano degli anni '60. Intervista allo storico Valerio Castronovo (13 feb 2008 - video 8,59 minuti)
  • Il 1968 è l'anno clou della contestazione studentesca, che con la sua carica di rabbia farà vacillare governi e sistemi politici in Europa e, con modalità diverse, anche oltre oceano. Negli USA si diffonde lo stile di vita Hippy, che contesta la famiglia, le istituzioni e il lavoro (RayPlay - video 31,08 minuti)
  • A quarant'anni dalla Primavera di Praga la  Repubblica Ceca riflette sul suo passato (Euronews - video 7,59 minuti
  • Storia d'Europa: 50 anni di stretta amicizia fra Francia e Germania (Europarl - video 3,36 minuti)