Il progetto europeo rallenta: gli anni '70

03.07.2018

Gli anni 70 sono un periodo difficile per il progetto europeo e per gli stessi stati membri. Finita la seconda guerra mondiale l'Europa ha vissuto un periodo di grande espansione economica, a partire dalla ricostruzione fino al boom economico degli anni '60. Il futuro poteva solo essere migliore del passato, e i popoli dell'Europa occidentale iniziavano a beneficiare di quella che verrà poi chiamata economica dei consumi.  

Nel 1973 però succede qualcosa. A seguito della guerra arabo-israeliana dell’ottobre 1973, i paesi produttori di petrolio del Medio Oriente impongono ingenti aumenti e limitano le esportazioni verso alcuni paesi europei, causando problemi economici in tutta l’UE. Improvvisamente gli europei si accorgono che le risorse energetiche non sono infinite, che dover dipendere da paesi stranieri - e per di più instabili - per il proprio sviluppo, è un grosso problema.  

Il 1973 è ricordato come l'anno dello choc petrolifero, ma gli anni '70 sono famosi anche per altro.

Nel nostro paese gli anni '60 si concludono con un evento che scuoterà fortemente gli italiani: Il 12 dicembre 1969 una bomba scoppia alla sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano. Tutti gli anni '70 saranno segnati da una escalation di terrorismo e lotta armata da parte di gruppi eversivi politicizzati, che continuerà fino agli anni '80. Sono gli anni In Italia del cosiddetto terrorismo nero e del Terrorismo rosso che nel nostro paese produrranno migliaia di morti e feriti.

In Italia ma anche in altri paesi europei negli anni Settanta si sono sviluppate organizzazioni terroristiche di matrice marxista leninista o neofascista. Le più famose sono senz'altro le Brigate Rosse ma erano attive in quel periodo nell'ambito del terrorismo rosso anche altre sigle quali  Prima Linea, Proletari armati per il comunismo, NAP nuclei armati proletari ecc. Fra i neofascisti ritroviamo  gruppi ultra-nazionalisti quali Ordine nuovo, NAR nuclei armati rivoluzionari, Ordine nero, Terza posizione, il Fronte Nazionale.

Rapimenti,  traffico illecito di armi, stragi come quelle di Piazza Fontana a Milano, ma anche Piazza della Loggia  a Brescia  e del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, ma anche dirottamenti aerei, gambizzazioni, omicidi di giornalisti, imprenditori, docenti universitari, personalità illustri ed anche operai come Guido Rossa.

Questo accadde in Italia, ma anche nel resto dell’ Europa  si sviluppano organizzazioni simili a quelle italiane: la RAF (Rote Armee Fraktion) di stampo marxista in Germania, l’OAS (Organization de l’arme secret) di stampo nazionalista e golpista che ha svolto le sue azioni fra la Francia e l'Algeria per impedire la fine dell'azione coloniale francese, i Lupi Grigi in Turchia (organizzazione nazionalista), le CCC (cellule comuniste combattenti in Spagna) e molti altri gruppi violenti che agiscono con metodi terroristici.

Il settimanale inglese "The Observer" nel dicembre 1969coniò l'espressione "strategia della tensione" . L’obiettivo di questi gruppi era di creare confusione nella società, sollecitare la divisione nel Paese istigando alla guerra civile per poi imporre con le armi una ideologia politica e militare colpendo ripetutamente lo Stato, le istituzioni ma anche i politici, i partiti democratici, gli imprenditori, gli intellettuali e i giornalisti.

La comunità europea in questo periodo ha perso compattezza politica e non è riuscita a portare a compimento il primo progetto di unione economica e monetaria.

Ciò nonostante, la famiglia europea si allarga, il 1° gennaio 1973 il numero degli Stati membri dell’Unione europea sale a nove con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito.

La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1974 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975 decretano la fine delle ultime dittature di destra al potere in Europa, aprendo la strada a futuri allargamenti della Comunità europea.  

La politica regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme di denaro alla creazione di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Negli anni ’70 si intensifica la lotta contro l’inquinamento. L’UE adotta le leggi a tutela dell’ambiente, introducendo per la prima volta il concetto "chi inquina paga".

Il Parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale.

Approfondimenti:

Crisi petrolifera anni 70 (Video RAI Storia 44,27 minuti)

Gli anni della Repubblica - Gli anni di piombo (Video RAI Storia 54,57 minuti)

Storia d'Europa: il primo allargamento - Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna (EuroparlTV Video 4,20 minuti)