Il programma REFIT: semplificare le norme per adeguarle al futuro

La semplificazione e la modernizzazione delle leggi dell'UE

A cura di Giulia Ursini

 

Il   programma REFIT

REFIT è un’iniziativa della Commissione europea che riguarda la semplificazione e modernizzazione delle leggi e sta per “Programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione”. La semplificazione normativa consiste in pratica in operazioni di “aggiornamento” dell’ordinamento, volte a migliorarele leggi esistenti revisionandole. L’obiettivo del programma REFIT è fare in modo che le leggi dell'UE producano gli obiettivi che si prefiggono a un costo minimo, a vantaggio dei cittadini e delle piccole e medie imprese. In particolare, dal 2021 la Commissione ha posto l’accento sulla riduzione dei costi superflui attraverso l’introduzione del principio ‘one in one out’.

Il programma REFIT fa parte dell’iniziativa Better Regulation - Legiferare Meglio, volta a fondare le norme dell'UE su dati concreti, semplificare e migliorare la legislazione dell'UE, anche coinvolgendo i cittadini, le imprese e le parti interessate nel processo decisionale. L’iniziativa, attivata nel 2002, si attua secondo due canali: da un lato, attraverso le attività di previsione strategica, cioè valutazione ex-ante dell’impatto previsto di una certa normativa (passaggio chiave per la produzione di nuove norme che siano moderne e adeguate alle esigenze concrete delle parti interessate); e poi, attraverso la revisione, valutazione e miglioramento periodico della legislazione già vigente (programma REFIT).

 

La semplificazione normativa in ER

In Emilia-Romagna, l’iniziativa per migliorare la qualità legislativa (Better Regulation) è stata tradotta nell’attività di programmazione normativa: si redige una lista di tutti i progetti di legge o di regolamenti che l’Assemblea intende presentare entro la fine dell’anno per l’approvazione della Giunta, così che sia possibile effettuare analisi preliminari (tecnico-normative, tecnico-finanziarie e di legittimità) per assicurarne l’adeguatezza e l’efficacia.  

Sul tema della semplificazione normativa, la Regione è attiva dal 2013. Ogni anno effettua operazioni periodiche di sfoltimento e revisione della legislazione precedente, e dal 2013 al 2022 (compreso) ha abrogato 342 leggi regionali, 10 regolamenti regionali e 148 disposizioni normative. La semplificazione si attua infatti anche attraverso una riduzione del numero delle norme, mediante l’abrogazione di leggi non più operanti o implicitamente già superate, oppure accorpando le disposizioni in Testi Unici (questo metodo è usato meno di frequente).

 

Legiferare meglio per aiutare la competitività

La semplificazione non è soltanto fine a sé stessa, ma s’inserisce in un contesto più ampio che va verso una migliore qualità legislativa a favore della competitività. Le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 99% di tutte le imprese dell'UE, beneficiano particolarmente del programma di semplificazione perché possono essere particolarmente colpite dagli oneri burocratici e dalla complessità delle norme. Gli strumenti regolamentari come le valutazioni di impatto, le valutazioni ex post e anche le consultazioni servono a produrre leggi più mirate e più facili da rispettare, a beneficio delle PMI.

Relativamente all’ottimizzazione dei costi e degli oneri amministrativi, è stato da poco introdotto il principio “One In One Out” che consiste nel compensare i nuovi oneri derivanti dalle proposte legislative della Commissione riducendo in modo equivalente gli oneri preesistenti nello stesso settore. A questo proposito, annualmente la Commissione europea pubblica una relazione che presenta i risultati raggiunti e, ad oggi,  l'ultima relazione disponibile è quella che riporta i dati relativi al 2021.

La Piattaforma Fit for Future

La modernizzazione e semplificazione delle norme europee può essere svolta al meglio attraverso la collaborazione di tutte le parti interessate. Consapevole di ciò, la Commissione europea ha aperto una piattaforma che consente ad autorità nazionali, locali e regionali, cittadini e altri portatori d’interesse di fornire il proprio contributo su come migliorare la legislazione.

La piattaforma Fit For Future, parte integrante del programma REFIT, prevede uno spazio online dove è possibile formulare ed inviare suggerimenti su come semplificare, ridurre gli oneri e modernizzare la normativa. Inoltre, la Piattaforma comprende un gruppo governativo, che raccoglie i rappresentanti degli Stati membri e tre del Comitato delle Regioni, e un gruppo dei portatori di interessi (per esempio organizzazioni per la salute, per l’ambiente, ong, consumatori, piccole e medie imprese, le parti sociali, più tre del Comitato europeo sociale ed economico), che lavorano con l’obiettivo di produrre dei pareri.

Nel 2022, la Piattaforma ha emesso10 pareri, sulla base del programma di lavoro della Commissione, delle valutazioni interne svolte dalla Commissione, delle informazioni fornite dalla rete dei rappresentanti delle piccole e medie imprese, e anche dei contributi dei cittadini alla società civile sul portale “Have your say!” (in italiano “Di’ la tua!”).

 

L’Italia, in generale, è molto attiva sulla Piattaforma: nel 2021 ha contribuito con undici contributi a otto pareri della Piattaforma. In particolare, la Regione Emilia-Romagna ha un ruolo proattivo e rilevante, soprattutto attraverso la rete RegHub, un’iniziativa promossa dal Comitato delle Regioni, ora integrata nella piattaforma Fit for Future, con l’obiettivo di creare un network di istituzioni regionali e locali europee e dei relativi stakeholder territoriali per raccogliere, tramite questionari, le esperienze nell’attuazione della legislazione europea che la Commissione intende revisionare.