SOTEU 2025 : Temi e indicazioni strategiche

L'Europa è impegnata in una lotta: l’incipit del discorso della Presidente della Commissione europea tenutosi il 10 settembre difronte al Parlamento europeo non lascia spazio a interpretazioni. Così Ursula Von der Leyen ha deciso di iniziare quella che, finora, èla sua comunicazione più attesa dell’anno. Dopo essere stata introdotta dagli onori di casa di Roberta Metsola, la leader europea ha esposto la linea politica che intende proseguire per guidare l’Unione europea in un momento storico che non trova paragoni nel suo passato. 

La complessità del contesto in cui le istituzioni europee operano attualmente è ben rappresentata dai temi portati all’attenzione degli eurodeputati dalla Presidente. 

Di seguito, i punti principali del fitto discorso di Ursula von der Leyen, accompagnati dalle frasi più emblematiche per ognuno dei temi affrontati.

 

Parola d’ordine: indipendenza

La parola indipendenza implica la facoltà di poter scegliere il nostro destino”. 

Un aspetto rimarcato più volte, e che diviene vitale per l’UE in un contesto geopolitico come quello attuale segnato da incertezze e squilibri di potere, è la capacità che l’Europa deve assumere di determinare il suo presente e il suo futuro in piena autonomia, rendendosi il più impermeabile possibile rispetto alle ingerenze esterne che colpiscono diversi settori strategici. 

La prima declinazione del concetto esposto dalla Presidente fa riferimento alla dimensione militare, che sul piano pratico-politico viene individuata come quella maggiormente determinante per il destino degli Stati membri. 

Sulla scia aperta dai temi della difesa e della sicurezza, il concetto di indipendenza è stato applicato anche nella tecnologia e nell’economia, annunciando investimenti massicci in questi settori, in particolare nelle tecnologie digitali e pulite e nella competitività: in tal senso sono stati annunciati “investimenti nell'ambito del futuro Fondo per la competitività e nel quadro del programma di ricerca e innovazione Orizzonte Europa, la cui dotazione di bilancio sarà raddoppiata”. 

Con riferimento all’Intelligenza Artificiale, si evidenzia la necessità di istituire un’IA europea: a tal fine, si prospetta l’attuazione di un “atto legislativo sullo sviluppo del cloud e dell'IA e lo spazio di sperimentazione per la quantistica” (Quantum Sandbox), oltre ainvestimenti massicci nelle gigafabbriche di IA europee. 

L’indipendenza dovrà coinvolgere anche il settore energetico, il quale ha dimostrato le conseguenze nefaste di forti dipendenze rispetto a vari soggetti internazionali. Gli investimenti in questo ambito garantirebbero due aspetti cruciali: una maggiore autodeterminazione politica e lo sviluppo di un’economia circolare basata su energia prodotta in Europa. Tale energia dovrà, inoltre, essere il più sostenibile possibile, per continuare il lavoro incluso nel Green Deal europeo, un piano strategico che consente agli Statidell’Unione di imporsi come “leader mondiali per numero di brevetti di tecnologie pulite, davanti agli Stati Uniti e testa a testa con la Cina”. 

Indipendente dovrà essere anche il settore dei media, in particolare la stampa, che in alcuni Stati membri subisce pressioni che non permettono al settore di porsi come vigilante della democrazia e dello Stato di diritto: “perché il silenzio favorisce il regresso democratico e la corruzione”.  Per tale ragione, la Commissione intende “avviare un nuovo programma per la resilienza dei media (Media ResilienceProgramme), che sosterrà il giornalismo indipendente e l'alfabetizzazione mediatica”. 

L’ultimo ambito di applicazione di questo concetto, ma non per questo meno importante, è quello dei partenariati. Questi dovranno essere non solo implementati, ma anche diversificati: è questa la direzione in cui si inseriscono gliaccordi stipulati con Messico e Mercosur e quelli in divenire con l’India. Inoltre, è stata annunciata la volontà di creare una “coalizione di paesi che condividono gli stessi principi per riformare il sistema commerciale globale, come l'accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico. 

 

La difesa come necessità 

L'Europa deve combattere e conquistarsi un posto in un mondo in cui molte grandi potenze hanno nei suoi confronti un atteggiamento ambiguo o apertamente ostile”. 

Quella che è una parte di mondo pacificata nella sua diversità culturale è chiamata a uno sforzo che la porta fuori dalla sua natura. Un aspetto ben evidenziato durante il discorso, che si apre proprio con una sottolineatura della propensione alla pace da parte dell’UE. Nonostante tale virtù, la Presidente von der Leyen ha sottolineato che l’Europa deve essere pronta ad assumersi la piena responsabilità della propria sicurezza: è questa la direzione in cui si inseriscono gli 800 miliardi di euro mobilitati nel settore della difesa con il piano Readiness 2030 e i 150 miliardi con il piano SAFE per acquisti congiunti. Inoltre, sono stati proposti investimenti mirati per la Sorveglianza del versante orientale (Eastern Flank Watch), quello maggiormente esposto a potenziali attacchi russi, nonché filtro della difesa territoriale europea. La solidarietà dichiarata alla Polonia per la violazione del suo spazio aereo da parte della Russia, e la manifestazione della volontà di supportarla attivamente, è poi divenuta occasione per parlare dell’Ucraina, citata ben 26 volte nel discorso della Presidente. 

 

“La libertà dell'Ucraina è la libertà dell'Europa” 

Von der Leyen ha ricordato che nessuno ha contribuito quanto l'Europaal sostegno, militare e non solo, all’Ucraina, affermando di essere consapevole di quanto tale sostegno abbia gravato sulle casse dell’UE e sulle tasche dei cittadini e delle cittadine.Ha anche affermato che il sostegno economico deve continuare, presentando una soluzione che ridurrebbe il danno di cui l’UE si è fatta carico finora: “la Russia ha scatenato questa guerra ed è la Russia a dover pagare”. La strategia tramite la quale verrà presentato il conto alla Russia prevede l’utilizzo dei beni russi bloccati. Grazie ai profitti derivatidai beni degli oligarchi russiverrà fornito unprestito di riparazioneall'Ucraina (ReparationsLoan), la qualerimborserà il prestito solo una volta che la Russia avrà pagato i risarcimenti. Inoltre, verrà fornito “un incentivo a chi sostiene l'Ucraina o acquista materiale ucraino”. A completare le azioniin contrasto alla politica di aggressione della Russia, con l’obiettivo di condurla al tavolo dei negoziati, è stato annunciato l’avvio dei lavori per l’emanazione del 1pacchetto di sanzioni.

 

Il punto su Gaza e Israele 

Nel discorso è presente un accostamento sul quale pochi avrebbero scommesso prima del SOTEU: ...dalle immagini sconvolgenti che arrivano da Gaza agli incessanti attacchi della Russia contro l'Ucraina”. Queste le parole utilizzate per descrivere la drammaticità che il popolo palestinese e quello ucraino subiscono quotidianamente. 

La Presidente ha sottolineato chequello che sta accadendo a Gaza è inammissibile, condannando in particolare l’utilizzo della carestia come arma di guerra, il soffocamento finanziario dell'Autorità palestinese e il comportamento dei ministri del governo israeliano che incitano alla violenza. Azioni queste che erodono la soluzione fondata sulla coesistenza dei due Stati e che minano “la visione di uno Stato palestinese sostenibile”. 

Per quanto riguarda le azioni rivolte specificamente verso Israele, la Commissione intende sospendere il sostegno bilaterale, proporre sanzioni da comminare ai ministri estremisti e ai coloni violenti e proporre la sospensione parziale dell'accordo di associazione sulle questioni commerciali. Oltre alla spiegazione di tali azioni, la Presidente ha affermato di essere “un'amica di lunga data del popolo israeliano”, e che quindi il suo obiettivo, nonché quello dell’Unione europea, è “garantire una sicurezza concreta per Israele e un presente e un futuro sicuri per tutti i palestinesi”. 

 

Maggiore sostegno al mercato unico 

Ursula von der Leyen ha sottolineato un aspetto che emerge anche dalla Relazione Letta, ovvero che “il mercato unico rimane principalmente incompleto in tre settori: servizi finanziari, energia e telecomunicazioni”. Quella che viene individuata come la risorsa più rilevante dell’economia dell’Unione verrà sostenuta da una tabella di marcia che ha come termine ultimo il 2028: tale roadmap “riguarderà i capitali, i servizi, il settore energetico, le telecomunicazioni, il 28° regime e la ‘quinta libertà’ per la circolazione della conoscenza e dell'innovazione”. 

 

Si scrive “competitività”, si legge “lavoro di qualità 

Von der Leyen ha posto particolare attenzione alla condizione dei lavoratori europei,affermando che “quando parliamo di competitività, parliamo di posti di lavoro”. Pertanto, la Commissione si impegna a proporre un atto legislativo sui posti di lavoro di qualità e a lanciare una strategia per contribuire a eradicare la povertà entro il 2050, che saràaccompagnata da una solida garanzia per l’infanzia. 

Per contrastare il rincarodel costo della vita negli Stati membri, sarà introdottauna serie di pacchetti sull'accessibilità economica, a partire dall’energia pulita prodotta localmente, inclusa quella nucleare, che contribuisce ad abbattere i costi energetici. 

Inoltre, saranno potenziate e modernizzate le infrastrutture di rete, attraverso un nuovo pacchetto sulle reti energetiche e l’iniziativa delle autostrade energetiche, per risolvere otto punti critici di congestione, tra i quali il Canale di Sicilia. 

 

“Una casa non è solo quattro pareti e un tetto” 

Un altro tema affrontato durante il discorso, e particolarmente sentito dai cittadini europei, è la crisi abitativa, che intacca la qualità della vita di milioni di persone. L’aumento dei prezzi (+20% dal 2015) e la riduzione delle licenze edilizie (una flessione del 20% in cinque anni) sono fattori che contribuiscono a una vera e propria crisi sociale. In risposta a tale crisi, la Commissione presenterà il primo Piano europeo per alloggi accessibili, i cui "obiettivi sono alloggi più economici, più sostenibili e di migliore qualità". Il piano sarà supportato da una revisione degli aiuti di Stato e da una proposta legislativa sugli affitti a breve termine. Infine, la Presidente von der Leyen ha colto l’occasione per ricordare che “otto anni fa il pilastro europeo dei diritti sociali ha sancito il diritto sociale all'alloggio in Europa”. 

 

Innovare il settore automobilistico 

Un’industria sulla quale la Presidente della Commissione ha richiamato l’attenzione è quella automobilistica, “motivo di vanto per l'Europa”, che è stata definita come un pilastro economico e occupazionale. Ha ricordato che milioni di posti di lavoro dipendono dal settore e che per tale ragione “il futuro delle auto e le auto del futuro devono essere made in Europe”. Von der Leyen ha annunciato che proporrà “all'industria di collaborare a un'iniziativa su auto di piccole dimensioni a prezzi contenuti”, per rispondere alla domanda interna e globale. Infine, ha espresso un parere che corona il disegno di un’industria dell’auto con una produzione totalmente, o quasi, europea, proiettata verso il futuro: l'Europa dovrebbe avere la sua e-car. E come ecologica: pulita, efficiente, leggera. E come economica: alla portata di tutti. E come europea: costruita in Europa. 

 

Tutela del settore agroalimentare 

Durante il discorso è stato evidenziato il valore dell’agroalimentare europeo, fondato su “alimenti di alta qualità a prezzi abbordabili, prodotti da agricoltori e pescatori eccellenti”. Tuttavia, “dai costi elevati delle materie prime fino agli oneri burocratici e alla concorrenza sleale”, molte sono le circostanze a svantaggio dei “custodi delle nostre terre e dei nostri mari”. 

Proprio in risposta a queste difficoltàdi cui si fanno carico i produttori europei, la Commissione ha semplificato la PAC: meno burocrazia, più fiducia; inoltre, ha“riservato fondi per il sostegno al reddito nel prossimo quadro finanziario pluriennale”, ha stabilito misure di salvaguardia nell’accordo con il Mercosur e previsto l’integrazione con risorse nazionali e regionali.Per concludere lo spazio dedicato all’agroalimentare, è stato annunciato l’incremento del “bilancio destinato alla promozione per varare una nuova campagna BuyEuropean food a sostegno dei prodotti alimentari europei”. 

 

La soluzione migliore che l’UE avrebbe potuto raggiungere” 

“Quelle con gli Stati Uniti sono le nostre relazioni commerciali più importanti e da queste dipendono milioni di posti di lavoro”. Von der Leyen ha cominciato così il discorso con cui ha difeso l’accordo commerciale sui dazistipulato conDonald Trump. Un accordo che “... ci permette di mantenere l'accesso delle nostre industrie al mercato... e garantisce una stabilità cruciale nelle nostre relazioni con gli Stati Uniti in un periodo di grave insicurezza globale”. È stata la soluzione migliore che l’UE avrebbe potuto raggiungere, anche perché, come ha chiarito la stessa Presidente, che si tratti di regolamentazioni ambientali o digitali, siamo noi a stabilire le nostre norme, siamo noi a stabilire le nostre regole. L'Europa deciderà sempre da sé”. 

 

Lotta agli incendi 

Menzionando gli incendi che si sono susseguiti in molte aree geografiche dell’Unione durante l’estate, la Presidente ha affermato che solo “puntando alla resilienza e all'adattamento ai cambiamenti climatici e a soluzioni basate sulla natura” si può mitigare il danno e tracciare una strada che conduca a strumenti di contrasto efficaci. In tal senso è stata annunciata la proposta di “creare un nuovo hub europeo per la lotta agli incendi (Europeanfirefighting hub) con sede a Cipro”.Per concludere questa sezione del discorso, è stato reso omaggio a tutti gli operatori e le operatrici che si occupano della salvaguardia dei territori. 

 

È arrivato il momento di liberarci delle catene dell'unanimità” 

L'Unione deve agire più rapidamente ed essere in grado di rispondere alle attese delle cittadine e dei cittadini europei. Soltanto superando il vincolo dell’unanimità e passando alla maggioranza qualificata in ambiti come la politica esteraè possibile garantire l'indipendenza dell'Europa, da come sottolineato dalla Presidente della Commissione. Un appello all’unità “... tra gli Stati membri, tra le istituzioni dell'UE, tra le forze democratiche europeiste del Parlamento europeo. Il rinnovo dell’accordo quadro tra Commissione e Parlamento si inserisce proprio in quest’ottica: una maggiore cooperazione tra le due istituzioni grazie all’adozione del diritto di iniziativa del Parlamento europeo, sostenuto dalla von der Leyen. Perché, come più volte ribadito, “solo un'Europa unita – e riunita – potrà essere indipendente”. 

 

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