Questionario partecipativo: “Abitare oggi nell’Unione europea”
Contesto e motivi dell’indagine
Il momento storico e il contesto attuali nei quali sono immersi cittadini e cittadine dell’Unione europea si contraddistinguono per una serie di sfide, sociali e non solo, accompagnate da un senso di incertezza sul futuro prossimo. Tra queste sfide rientra sicuramente quella della situazione abitativa, un tema che, come vedremo a breve, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni europee, con le dovute differenze in base a competenze e ruoli.
Con il questionario “Abitare oggi nell’Unione europea”, si vogliono cogliere gli aspetti che risultano maggiormente rilevanti per le persone nell’ambito della situazione abitativa in Italia e in Europa, a partire dalle esperienze della cittadinanza sull’accesso all’abitare nella propria città.
All’interno del questionario “Abitare oggi nell’Unione europea”, dopo una prima sezione dedicata alle caratteristiche anagrafiche dei rispondenti, vi sono una serie di domande volte a rilevare le opinioni riguardo l’operato delle istituzioni europee (Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio) sulla situazione abitativa.
Successivamente, i cittadini e le cittadine sono invitati a rispondere a domande inerenti alla propria situazione abitativa e ad eventuali difficoltà.
Infine, il questionario si conclude con la rilevazione del livello di conoscenza da parte della cittadinanza riguardo alle iniziative e agli strumenti impiegati dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo per la risoluzione della tematica oggetto dell’indagine.
Il lavoro della Commissione europea sull’accesso all’abitare
La Commissione europea lavora attivamente sul tema della situazione abitativa dall’inizio del 2025 in poi. A dimostrazione di tale impegno, va sottolineata la nomina di Dan Jørgensen come Commissario europeo con delega all’Energia e Abitazioni da parte di Ursula von der Leyen, effettuata all'inizio del suo mandato nel 2024. Tra le responsabilità di Jørgensen sul tema Abitazioni figurano: la presentazione del primo piano europeo per alloggi a prezzi accessibili; lo sviluppo di una strategia europea per la costruzione di alloggi; l’elaborazione di una proposta che consenta agli Stati membri di fornire finanziamenti per alloggi a prezzi accessibili.
Un ulteriore aspetto che testimonia l’attenzione posta dalla Commissione alla crisi abitativa nell’UE è rappresentato dalle iniziative del Programma di lavoro annuale della Commissione per il 2026. Saranno infatti proposte due iniziative specifiche: la prima, in programma per il secondo trimestre 2026, è l’Iniziativa sulle locazioni a breve termine; la seconda, prevista per il quarto trimestre 2026, corrisponde all’Atto legislativo sui servizi di costruzione.
Il contributo fondamentale del Parlamento europeo
Oltre alle azioni dispiegate dalla Commissione europea, nel 2025 il Parlamento europeo ha istituito un “nuovo Comitato speciale sulla crisi abitativa nell'Unione europea”, il quale ha come Presidente l’eurodeputata Irene Tinagli. Al Comitato, come ricorda la sua Presidente, “è stato affidato un mandato chiaro: esaminare attentamente le cause profonde dell’attuale crisi immobiliare e proporre soluzioni concrete e attuabili a livello europeo”. Come riportato sulla pagina web ufficiale del nuovo Comitato speciale, nel corso del prossimo anno quest’ultimo, a partire da una stretta collaborazione con esperti, parti interessate e cittadini, dovrà elaborare raccomandazioni politiche in grado di affrontare “sia le sfide immediate sia i problemi strutturali a lungo termine nel settore immobiliare”.





