169ª Sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni: i pareri adottati

Nelle giornate del 10 e dell’11 dicembre si è tenuta a Bruxelles la 169ª Sessione plenaria che riunisce i membri del Comitato europeo delle Regioni. Di seguito, i pareri che sono stati adottati successivamente alla discussione assembleare.

 

Adattamento al clima nelle città e nelle regioni: elaborazione del piano europeo di adattamento al clima 

Attraverso un parere preparato dal sindaco di Bologna Matteo Lepore e adottato all'unanimità, il Comitato europeo delle regioni ha esortato l’UE a rafforzare il monitoraggio e la valutazione dei rischi e delle vulnerabilità climatiche e a intensificare gli sforzi di adattamento nell'intera Unione. 

Il CdR ha accolto con favore l'intenzione della Commissione europea di presentare, nella seconda metà del 2026, un nuovo quadro europeo per la resilienza climatica e la gestione dei rischi, che, secondo città e regioni, dovrebbe promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici come nuova forma culturale di cambiamento sociale ed economico positivo. 

Città e regioni avvertono che considerare le misure climatiche e ambientali solo come "priorità trasversali" nel prossimo bilancio a lungo termine dell'UEpotrebbe compromettere la prospettiva climatica e rallentare le azioni territoriali a causa delle difficoltà di accesso a fondi mirati. La proposta di centralizzare i finanziamenti per la politica di coesione nei piani di partenariato nazionali e regionali previsti dal nuovo bilancio UE rischia inoltre di ridurre il coinvolgimento degli enti locali e regionali e quindi rendere gli investimenti meno efficaci. Il CdR chiede quindi alla Commissione di sviluppare strumenti per agevolare i finanziamenti privati e incentivare gli investimenti a livello locale e regionale, istituendo – ad esempio – una tavola rotonda permanente tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e gli enti locali. 

I membri del CdR hanno esortato a garantire la consultazione e la partecipazione degli enti locali e regionali sia nella pianificazione che nell'attuazione delle politiche climatiche, nonché a rafforzare la sezione sull'adattamento nei piani nazionali per l'energia e il clima. 

Il testo firmato dal sindaco Lepore invita poi gli Stati membri a istituire strutture nazionali di coordinamento sull'adattamento multilivello con criteri chiari per l'organizzazione e la distribuzione delle competenze e delle responsabilità. 

Infine, il parere sottolinea la necessità dintegrare l'adattamento climatico nelle strategie di sviluppo regionale e nella pianificazione territoriale e urbana, dando priorità alle soluzioni basate sulla preservazione della natura.

 

Piano d'azione continentale sull'IA 

Il CdR ha adottato all'unanimità un parere sul Piano d'azione europeo per l'intelligenza artificiale, guidato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio (IT/PPE), in cui chiede iniziative, investimenti e politiche territoriali per garantire che le città e le regioni possano partecipare pienamente alla trasformazione dell'industria e della società guidata dall'IA. 

In particolare, è stata richiesta la creazione di modelli di IA di proprietà dell'UE accessibili, etici e interoperabili, salvaguardando allo stesso tempo la riservatezza dei dati e il valore pubblico. In questo senso, il parere reputa necessari degli spazi di sperimentazione normativa e osservatori per testare, monitorare e scambiare in sicurezza le pratiche di IA in tutte le regioni.   

Inoltre, i leader locali e regionali hanno chiesto la creazione di un fondo unico per l'IA destinato agli enti regionali e locali e hanno sottolineato la necessità di ampliare i finanziamenti europei e nazionali per i progetti di intelligenza artificiale.

 

Affrontare la povertà dei trasporti per rafforzare la coesione e la competitività europee 

In un parere elaborato da Patrik Schwarcz-Kiefer (HU/PPE), membro del consiglio provinciale di Baranya Vármegye, i membri del CdR hanno sottolineato che la povertà dei trasporti sta aumentando in tutta l'Unione europea, in particolare nelle zone urbane e rurali svantaggiate con trasporti pubblici limitati, scarsa connettività ed elevata dipendenza dall'automobile. Hanno inoltre sottolineato che i tagli ai bilanci pubblici hanno determinato una crescente carenza di trasporti accessibili e a prezzi accessibili, rafforzando le disuguaglianze all'interno del mercato unico. 

I leader locali avvertono che la centralizzazione della politica di coesione, strumento considerato indispensabile per il tema, comprometterebbe la capacità dei territori di fornire soluzioni mirate e a lungo termine per la povertà dei trasporti. 

Infine, il parere sottolinea la necessità di misure di accompagnamento per sostenere il passaggio da veicoli vecchi e inquinanti a veicoli più puliti, garantendo una mobilità equa e sostenibile in tutte le regioni dell'Ue e per tutti i cittadini e le cittadine. 

Citazione del relatore Patrik Schwarcz-Kiefer: “La povertà dei trasporti è un fenomeno complesso strettamente legato ad altre forme di deprivazione”.

 

Il contributo delle città e delle regioni all'agenda per la semplificazione 

In un parere guidato da Magdalena Czarzyńska-Jachim (PL/AE), sindaca di Sopot, il CdR ha sottolineato che lriforme di semplificazione previste dal prossimo bilancio a lungo termine dellUE non devono tradursi in centralizzazione, deregolamentazione o riduzione delle politiche e delle norme esistenti. Secondo i membri Comitato, le proposte di accorpare i fondi europei in un unico strumento gestito dai governi nazionali non porterebbero a una reale semplificazione, ma ridurrebbero il controllo democratico, la flessibilità e l’efficacia delle politiche. 

Il parere sostiene che enti locali e regionali devono avere un ruolo più forte nei processi decisionali europei, poiché la semplificazione andrebbe ad incidere sul principio di sussidiarietà e sulla distribuzione delle competenze tra i diversi livelli di governo. 

Infine, il CdR ribadisce l’importanza di approcci flessibili e basati sul territorio, del partenariato nella gestione dei fondi europei e della semplificazione delle norme come elemento essenziale per rafforzare la competitività dell’Unione. 

Citazione della relatrice Magdalena Czarzyńska-Jachim: “La semplificazione non riguarda la deregolamentazione. Si tratta di semplificare la vita dei cittadini fornendo un quadro normativo all'interno del quale possano prosperare. Le regole devono abilitarli, non trattenerli”.

 

Atto legislativo dell'UE sullo spazio 

Il Comitato europeo delle Regioni sostiene che lo spazio è diventato un settore strategico per la sicurezza, la sostenibilità e la competitività dell’Unione europea e che regioni e città svolgono un ruolo centrale nel trasformare le politiche spaziali in risultati concreti sui territori. Secondo il CdR, il pacchetto spaziale europeo potrà avere successo solo se gli enti locali e regionali saranno coinvolti nella sua attuazione, evitando il rischio di aumentare le disparità territoriali. Per garantire un’efficace diffusione territoriale, il CdR chiede il rafforzamento degli strumenti di sostegno, tra cui un’iniziativa Copernicus4Regions ampliata, una maggiore assistenza tecnica, un apprendimento tra pari strutturato e uno strumento di finanziamento su misura.   

Questi i messaggi veicolati dal parere redatto da Nadia Pellefigue (FR/PSE), vicepresidente della regione Occitania. Il parere inoltre ribadisce l’importanza di preservare la dimensione civile della politica spaziale europea, garantendo un accesso continuo e sicuro ai servizi satellitari, considerati un bene pubblico essenziale per la protezione dei cittadini.

 

Strategia europea per l'Unione della preparazione 

Nel parere sulla nuova strategia dell'Unione europea per la preparazione, guidato da Maria Isabel Urrutia De Los Mozos (ES/PPE), il CdR ha esortato l'UE a rafforzare la sua strategia di preparazione conferendo alle regioni e alle città un ruolo formale nella definizione e nell'attuazione delle misure future. 

Riflettendo il loro ruolo di primi soccorritori nelle emergenze e la loro responsabilità per molti servizi essenziali, i leader locali e regionali sottolineano che la preparazione deve essere trattata come una priorità urgente e sviluppata attraverso un'autentica cooperazione tra tutti i livelli di governo, il settore privato e la società civile. 

La frammentazione delle responsabilità, la lentezza dei processi e le lacune nel coordinamento continuano a indebolire la capacità dell'UE di anticipare e gestire le crisi. Il CdR, pertanto, invita la Commissione europea a rivedere la legislazione esistente e a proporre nuove misure che riflettano le responsabilità degli enti locali e regionali, garantendo che gli strumenti di preparazione dell'UE siano adatti allo scopo e in linea con le realtà sul campo.

 

Atto legislativo sui medicinali critici 

In un parere elaborato da Erika Von Kalben (DE/Verdi)i leader regionali e locali hanno invitato l’UE a rafforzare la proposta di legge sui medicinali critici per far fronte alle crescenti carenze di medicinali e rafforzare la sicurezza farmaceutica. Hanno inoltre chiesto che la sicurezza sanitaria faccia parte del nuovo paradigma di sicurezza dell'UE e che le regioni svolgano un ruolo formale nell'attuazione delle nuove norme.  

Le carenze di medicinali sono aumentate in Europa negli ultimi dieci anni, mettendo a rischio i pazienti e mettendo a dura prova i sistemi sanitari. Il CdR avverte che la forte dipendenza dell'UE dai paesi terzi, in particolare per quanto riguarda gli antibiotici e gli ingredienti essenziali, è diventata una vulnerabilità strategica in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. 

Poiché molti sistemi sanitari sono gestiti a livello regionale, il CdR chiede che gli enti regionali siano pienamente coinvolti nell'individuazione di progetti strategici, nell'elaborazione di regimi di finanziamento e nel garantire che i progetti rispettino le norme locali in materia di ambiente e di uso del suolo.

 

Verso un turismo sostenibile e resiliente nell'Unione europea: strategia per una gestione equilibrata e adattativa 

Il Comitato europeo delle Regioni ha adottato un parere, guidato da Margarita Prohens Rigo (ES/PPE), presidente del governo delle Isole Baleari, che invita l’Unione europea a rivedere profondamente la gestione del turismo. Il documento chiede una strategia che protegga la qualità della vita dei residenti, tuteli il patrimonio naturale e culturale e garantisca benefici economici sostenibili.  

Pur restando la principale destinazione turistica mondiale, molte regioni dell’UE affrontano problemi legati al sovraffollamento, alla carenza di alloggi e all’impatto ambientale. Il CdR sottolinea che il turismo può restare sostenibile solo se la domanda viene gestita in modo equilibrato e se le comunità locali sono coinvolte nelle decisioni. Infine, il Comitato invita le istituzioni europee a trasformare la strategia per il turismo sostenibile in un piano d’azione concreto, con risorse definite e un organismo dedicato al coordinamento.

 

La localizzazione del Global Gateway dell'UE 

Nel parere dal titolo "La localizzazione del Global Gateway dell'UE", il CdR ha esortato l'UE a rafforzare il ruolo degli enti locali e regionali nella sua strategia di investimento Global Gateway, a garantire che i suoi partenariati internazionali realizzino appieno il loro potenziale e che i suoi investimenti siano sostenibili, adeguati alle esigenze locali e rafforzino la governance democratica. 

Il parere, redatto da Jaume Duch Guillot (ES/PSE), ministro dell'Unione europea e dell'azione estera del governo catalano, sostiene che i partenariati di cooperazione decentrata forniscono all'UE uno strumento unico per garantire che gli investimenti siano sostenibili, adattati alle specificità territoriali e rispondenti alle esigenze locali. Tuttavia, affinché la strategia Global Gateway abbia successo, questa dovrebbe prevedere l'integrazione delle regioni e delle città dei paesi partner in tutte le fasi, dalla progettazione, all'attuazione e fino al monitoraggio degli investimenti. 

Il CdR sostiene l'ambizione dell'UE di attuare un "approccio a 360 gradi" ai partenariati internazionali di sviluppo, ma sottolinea che la strategia fa scarso riferimento agli enti locali. Pertanto, invita l'UE a riconoscere formalmente i governi locali e regionali, sia nell'UE che nei paesi partner, come attori cruciali della strategia.

 

Piano d'azione per la siderurgia e la metallurgia 

Il Comitato europeo delle Regioni ha adottato un parere sul piano d’azione per gli acciai e i metalli, riconoscendo questo settore come strategico per l’economia e la stabilità sociale dell’Unione europea e fondamentale per molte industrie chiave. Tale parere è stato presentato da Guillermo Peláez Álvarez (ES/PSE), ministro regionale delle Finanze, della giustizia e dei fondi europei delle Asturie. 

Il parere evidenzia che i costi elevati dell’energia rappresentano la principale minaccia alla competitività del settore, soprattutto per ciò che concerne la decarbonizzazione. Per questo, il CdR chiede una riforma urgente del mercato energetico e un sostegno più rapido alle tecnologie pulite per garantire un’energia accessibile e sostenibile. 

Infine, il CdR invita le istituzioni europee a sostenere la transizione del settore e delle regioni industriali con finanziamenti adeguati, integrando la politica di coesione e adottando un approccio di politica industriale basato sul territorio e attento alle specificità industriali regionali.

 

Scarica il carosello (pdf, 8.0 MB) e scopri cosa è importante per i nostri rappresentanti locali e regionali.