ReSet the trend!

05.04.2023

ReSet the trend!

ReSet the trend!

La Commissione europea ha lanciato la campagna “ReSet The Trend” volta a coinvolgere i cittadini europei nella battaglia contro la fast fashion, ritenuta una delle principali cause dell’inquinamento. L’EU tenta di affrontare questo problema e, attraverso questa campagna, intende sensibilizzare sui benefici connessi alla trasformazione del settore tessile e alle opportunità che la moda sostenibile apre sia alle imprese che ai consumatori, invitando soprattutto i giovani europei a diventare modelli di ispirazione e a mettere fuori moda la fast fashion.

Milioni di tonnellate di vestiti vengono prodotti, indossati e poi gettati. Per l’esattezza, 11,3 kg per persona è l’equivalente dei vestiti che vengono gettati via ogni anno; ogni secondo, viene sepolto in discarica l'equivalente di un camion carico di vestiti. Per l’appunto, il consumo di prodotti tessili nell'UE rappresenta – in media – la quarta maggiore categoria ad avere un impatto sull'ambiente e sul cambiamento climatico, dopo quella del cibo, dell'alloggio e della mobilità. Oltretutto, il settore tessile rappresenta la terza area di consumo più elevata per l'uso dell'acqua e del suolo e la quinta per l'uso di materie prime e le emissioni di gas serra in tutto il mondo. Inoltre, la produzione tessile globale è quasi raddoppiata tra il 2000 e il 2015 e, purtroppo, il consumo di abbigliamento e calzature è destinato ad aumentare del 63% entro il 2030, passando da 62 milioni di tonnellate a ben 102 milioni di tonnellate nel 2030. 

È necessaria, perciò, un'azione urgente in quanto l’impatto sull'ambiente di tale settore continua a crescere. Per rendere più sostenibile la produzione e il consumo di prodotti tessili, l'UE sta ridisegnando l'industria della moda in modo che i consumatori possano fare scelte più sostenibili quando acquistano vestiti. Ecco perché, la Commissione europea, il 30 marzo 2022, ha adottato una strategia per rendere i tessuti più sostenibili e circolari, riconoscendo l'importanza del settore tessile e attuando gli impegni del Green Deal europeo, del nuovo piano d'azione per l'economia circolare e della strategia industriale.  La moda circolare avvantaggia in particolare le piccole imprese, consentendo loro di offrire nuovi servizi, come il restauro, la personalizzazione e la sartoria, e fornendo una base di clienti più ampia. Allo stesso tempo, i costi possono essere ridotti grazie al risparmio derivante da una migliore produttività delle risorse e dalla riduzione dei rischi derivanti da una migliore gestione dell'inventario.

In particolare, la strategia UE mira a creare un settore più green e competitivo e più resistente agli shock globali. In sostanza, la visione strategica della Commissione per il settore tessile è legata ai seguenti obiettivi:

  • Tutti i prodotti tessili immessi sul mercato dell'UE devono essere durevoli, riparabili e riciclabili, in gran parte costituiti da fibre riciclate, privi di sostanze pericolose, prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell'ambiente;
  • I consumatori beneficiano più a lungo di tessuti di alta qualità a prezzi accessibili;
  • Devono essere ampiamente disponibili proficui servizi di riutilizzo e riparazione.

Tale strategia delinea, dunque, una serie di azioni lungimiranti, come:

  • impostare requisiti di progettazione per i tessuti per farli durare più a lungo e per essere più facilmente riparabili e riciclabili;
  • introdurre informazioni più chiare sui tessuti e un passaporto digitale dei prodotti;
  • affrontare il greenwashing, garantendo l'accuratezza delle affermazioni green delle aziende;
  • fermare la sovrapproduzione e il consumo eccessivo, scoraggiare la distruzione di prodotti tessili invenduti o restituiti;
  • armonizzare le norme UE Extender Producer Responsibility per i tessili e gli incentivi economici per rendere i prodotti più sostenibili;
  • affrontare il rilascio involontario di microplastiche da tessuti sintetici e le sfide derivanti dall'esportazione di rifiuti tessili;
  • adottare un Toolbox UE contro la contraffazione entro il 2023;

L’obiettivo è quello di trasformare il settore tessile in un settore competitivo, resiliente e innovativo, all’interno del quale i produttori si assumono la responsabilità dei loro prodotti con capacità sufficienti per il riciclaggio, l’incenerimento e la discarica. Si prospetta, quindi, che solo i prodotti più sostenibili potranno raggiungere il mercato europeo nel lungo periodo e, per realizzare ciò, è fondamentale rendere i tessuti circolari e sostenibili. Questa è una responsabilità dell’intera società. Tutti dobbiamo essere parte di questo cambiamento!

Scopri di più sulla campagna ReSet the Trend: https://environment.ec.europa.eu/topics/circular-economy/reset-trend_en

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