Il Protocollo con l'Associazione 2 agosto 1980

La strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, in cui trovarono la morte 85 persone, è il più grave attentato mai verificatosi in Italia, frutto del terrorismo politico che diede vita a quella che fu definita la strategia della tensione, un periodo buio della storia italiana recente.

I motivi

Fin dal 2008 l’Assemblea legislativa e l’Associazione collaborano attivamente per realizzare progetti rivolti alle giovani generazioni e alla cittadinanza con interventi didattici nelle scuole e nelle università, iniziative culturali di conoscenza e riflessione sul tema del terrorismo degli anni ’70, in Italia ed in particolare in Emilia-Romagna, e sull’importanza della memoria.

Gli impegni

Col protocollo (pdf, 1.4 MB), di durata triennale, l'Assemblea legislativa e l'Associazioni si impegnano a:

  • individuare modalità sempre nuove per stimolare la sensibilità, in particolare delle giovani generazioni, su fatti che non hanno vissuto, ma che entrano ancora nella cronaca, pur essendo già parte della storia;
  • promuovere con le scuole della regione progetti formativi e realizzare percorsi didattici rivolti a docenti e studenti, e aperti a tutti, con il coinvolgimento di figure professionali diverse, incentrati sul rapporto tra storia e memoria;
  • potenziare gli strumenti rivolti allo studio e alla formazione, promuovere la riflessione sul significato di quelle vicende e del contesto in cui accaddero, senza dimenticare il luogo della Memoria, fondamentale per trasmettere la consapevolezza dei drammatici eventi accaduti il 2 agosto 1980;
  • svolgere attività di ricerca e documentazione per raccogliere testimonianze e ricostruire fatti e avvenimenti che vadano a implementare le banche dati esistenti.


Le modalità

L'Assemblea legislativa e l'Associazione definiscono annualmente un piano operativo di azioni comuni, volte a perseguire, anche con la collaborazione di altri enti e istituzioni, questi attraverso:

  • l’individuazione, anche sul piano metodologico, di nuovi percorsi di elaborazione della memoria, a partire dall’acquisizione della consapevolezza e della conoscenza storica degli avvenimenti; 
  • la realizzazione di iniziative che si rivolgano in particolare ai giovani, utilizzando strumenti e linguaggi a loro vicini, tenendo conto anche delle positive e proficue esperienze maturate nei precedenti anni di collaborazione; 
  • la realizzazione e la diffusione di materiali di comunicazione, rivolti alla cittadinanza;
  • la valorizzazione delle immagini degli archivi che documentano la storia della Regione e del Paese;
  • il coinvolgimento, a fini didattici e formativi, di scuole, Università, Istituti storici, associazioni e altre realtà di cui il territorio è ricco, con l’obiettivo di incrementare la comunicazione e la didattica della memoria.