Sanità. Abolizione superticket, Ln e M5s: “mossa elettorale”. Pd: “fatti non promesse”

Sensoli (M5s): “Realizzato quello che diceva la nostra risoluzione approvata in Aula”. La maggioranza: “Aspettiamo lo stesso provvedimento dal governo”

11/12/2018 15:04

“Bella mossa, a un anno dalla fine della legislatura e con la campagna elettorale che si avvicina”. È stata questa la reazione dei consiglieri di opposizione, oggi in commissione Politiche per la salute presieduta da Paolo Zoffoli, di fronte alla notizia annunciata dalla Giunta della cancellazione del superticket su visite e farmaci: gli sgravi saranno estesi a tutti i redditi fino a 100mila euro già dal 1° gennaio e le famiglie con almeno due figli non pagheranno più il ticket sulla prima visita. “Una manovra che si stima valga attorno ai 35 milioni di euro”, hanno spiegato l’assessore alla Sanità Sergio Venturi e i suoi tecnici durante l’informativa in commissione.

“Quando si toglie un balzello è sempre positivo- ha detto il consigliere della Lega nord Daniele Marchetti– e mi complimento per il tempismo, visto che la scadenza del mandato si avvicina”. ‘Complimenti’ che arrivano anche da Raffaella Sensoli del Movimento Cinque Stelle, la quale sottolinea come “sia l’unico caso in cui una risoluzione del M5s approvata in Assemblea trova applicazione: il tema dei ticket l’abbiamo affrontato varie volte”. Due posizioni, quelle del Carroccio e del M5s, che hanno sollevato l’ironia del presidente Zoffoli: “Prendiamo atto che questo importante provvedimento allora è del Movimento Cinque Stelle…”. E non manca la replica a Marchetti: “Noi facciamo proclami su cose concrete e le realizziamo”.

A dar man forte al presidente della commissione è intervenuto anche Paolo Calvano (Pd): “Questa è una misura che in un contesto normale troverebbe il plauso di tutti. Ed è un provvedimento che arriva dopo quattro anni di gestione della sanità: arriva adesso perché fino ad ora si è lavorato per trovare risorse”. E aggiunge: “Questo è un provvedimento che se venisse presentato a livello nazionale troverebbe sicuramente il consenso di tutti, del Pd sicuro”. Poi la replica a Sensoli: “Se il governo lo farà diremo che è stato merito dell’Emilia-Romagna”.

Il superticket, introdotto nel 2011, è ora pagato sulla base di quattro scaglioni di reddito familiare come quota aggiuntiva sui farmaci (fino a 2 euro a confezione, con un tetto massimo di 4 euro a ricetta) e sulle prestazioni specialistiche (fino a 10 euro a ricetta). Per poter usufruire dell’esenzione bisogna essere residenti in Emilia-Romagna oppure domiciliati ma comunque seguiti da un medico di base della regione. Non solo: le famiglie con almeno due figli non pagheranno più il ticket sulla prima visita. “Non è solo una manovra sanitaria- ha spiegato l’assessore Venturi- ma che travalica anche nel sociale, perché mira a incentivare la genitorialità”. E infine: “Mi auguro- ha sottolineato l’esponente della Giunta- che anche le altre regioni facciano lo stesso e che anche il governo torni a discutere del tema. Ci auguriamo di dare sempre esempi positivi, non siamo gelosi di quello che facciamo”.

(Margherita Giacchi)

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