Treni Reggio. Code al passaggio a livello, Gibertoni (M5s): La Regione intervenga sulla tratta per Montecchio

In un’interrogazione la consigliera pentastellata chiede che venga risolto il problema relativo alle lunghe file di auto che si formano sulla provinciale 28 Bivio barco

15/01/2019 16:47

“Nel passaggio a livello sulla strada provinciale 28 (Bivio barco), che collega Montecchio a Reggio Emilia, gli automobilisti devono aspettare fino a nove minuti. Si creano file chilometriche da entrambi i lati della strada, con i veicoli accesi e l’impatto ambientale rilevante che ne consegue a causa delle emissioni. La Regione si attivi con urgenza per trovare delle soluzioni”. Lo chiede in un’interrogazione la consigliera del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni.

Nel passaggio a livello in questione – scrive la consigliera nell’atto ispettivo – “le sbarre si abbassano circa 5 minuti prima del passaggio del treno e restano basse fino a 4 minuti dopo, quando invece sulla stessa tratta gli altri passaggi a livello hanno tempi molto più ridotti. Tenuto conto della coda di camion, bus e auto che si forma – prosegue Gibertoni – le quantità di gas di scarico emesse sono immani, in una zona tra le più inquinate d’Europa per qualità dell’aria”. Senza considerare “che tutto ciò rappresenta un ostacolo rilevante per i mezzi di soccorso, per i quali anche un minuto può essere fondamentale per salvare una vita umana. E la lunga durata dell’interruzione del traffico spinge spesso alcuni pedoni diretti alla stazione a non rispettare il fermo imposto dalle sbarre”. In più a causa delle code gli autisti di autobus provenienti da Montecchio, che portano i passeggeri alla stazione ferroviaria locale, “a volte sono costretti a scaricare i passeggeri 200-300 metri prima della fermata della stazione Bivio Barco, per consentire loro di arrivare in tempo per la coincidenza del treno”.

Per questo la consigliera chiede alla Regione di “eliminare tutti i passaggi a livello presenti sulla rete ferroviaria regionale, realizzando sottopassi o sovrappassi e dotandosi di un piano pluriennale che preveda la loro progressiva chiusura”. I passaggi a livello infatti sono strutture “oramai superate e pericolose, che limitano le potenzialità dei nuovi elettrotreni”. Tuttavia “sembra che la Regione intervenga senza una reale programmazione, privilegiando le situazioni più problematiche o attuando iniziative esclusivamente in seguito ad un’emergenza”. Nel frattempo – continua Gibertoni- “la Giunta munisca da subito i passaggi a livello di moderni sistemi elettrici ed elettronici, che consentano di tenere abbassate le sbarre per il tempo strettamente necessario al passaggio dei convogli, in modo da ridurre sensibilmente i tempi di attesa”.

(Stefano Chiarelli)

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