Migranti Ferrara. Sesso in cambio di permessi di soggiorno, Fabbri (Ln) chiede notizie su provvedimenti per dipendente Camelot

Il consigliere interviene, con un’interrogazione, sulla vicenda del “palestinese di Copparo, dipendente della cooperativa sociale” e ricorda il premio nel 2017 a un progetto d’accoglienza della coop

21/06/2018 15:12

È Alan Fabbri della Lega nord a intervenire, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, sulla vicenda del “palestinese di Copparo, nel ferrarese, dipendente della cooperativa sociale Camelot che avrebbe promesso a donne straniere aiuti per l’ottenimento del permesso di soggiorno in cambio di favori sessuali”.

L’uomo, a quanto si legge nell’atto ispettivo, “sarebbe stato quindi denunciato per il reato di atti persecutori continuati e per quello di abuso in atti d’ufficio”.

Il consigliere rileva che “dal 2011 ad oggi la Regione ha finanziato numerosi progetti di Camelot, proprio per l’assistenza ai migranti”. In particolare, aggiunge, “nel dicembre 2017 il progetto Vesta (per l’accoglienza dei rifugiati in famiglie), ideato e gestito da Camelot, è stato premiato dall’assessore regionale alle Attività produttive per la responsabilità sociale d’impresa e l’innovazione sociale”.

Fabbri vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale “quali provvedimenti verranno intrapresi contro il dipendente Camelot” e “cosa intenda fare per prevenire in futuro il ripetersi di simili episodi”.

(Cristian Casali)

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