Sicurezza. Pd: “Favorire interconnessione banche dati sistemi di videosorveglianza”

Risoluzione per chiedere alla Giunta un impegno concreto per promuovere accordi di sicurezza integrata sul territorio, a partire dai sistemi di telecamere “intelligenti” che permettono individuare le auto rubate

19/03/2018 13:50

Un impegno concreto per promuovere accordi di sicurezza integrata sul territorio, a partire dai sistemi di videosorveglianza che permettono di leggere le targhe delle auto e individuare quelle rubate. Lo chiede una risoluzione del Partito democratico, che invita la Giunta ad attivarsi presso il Ministero dell’Interno per favorire l’interconnessione delle amministrazioni locali e delle strutture di polizia con il sistema nazionale di controllo targhe della polizia di Stato di Napoli. La banca dati permette di controllare in maniera massiva e tempestiva le targhe rilevate dalle polizie locali e verificare quali eventualmente siano state rubate. Alcune Unioni dei comuni, come quelle della Romagna Faentina (Ravenna) e di Valnure-Valchero (Piacenza), stanno sperimentando con risultati positivi progetti di sicurezza urbana integrata di questo tipo, ma alcuni enti locali ne sono ancora sprovvisti. Secondo i democratici questo servizio di videosorveglianza è “uno strumento molto utile”, che permette alle forze dell’ordine non solo di intervenire in modo tempestivo nei casi di bisogno ma, soprattutto, di gestire al meglio le indagini e la repressione della criminalità.

“La sicurezza integrata va sempre più declinata nella ricerca di nuove forme di cooperazione nell’ambito della prevenzione- si legge nella risoluzione-  rivolte a soddisfare l’esigenza di sicurezza e di tutela del cittadino. La sicurezza dei cittadini richiede risposte concrete, articolate sulla base di un impegno che vede uniti, in un rapporto di collaborazione reciproca, lo Stato e le istituzioni locali più prossime ai bisogni e alle aspettative delle comunità”. Nell’ultimo biennio sono stati perfezionati 34 accordi di programma in materia di sicurezza che hanno interessato 32 amministrazioni comunali e 10 Unioni dei Comuni con un finanziamento regionale di oltre 2.160.000 euro. Ora i democratici chiedono però alla Giunta di attivarsi ulteriormente facendosi “promotrice presso il Governo al fine di sottoscrivere uno o più specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata sul territorio dell’Emilia-Romagna”.

La risoluzione è a firma dei consiglieri: Katia Tarasconi, Gianluigi Molinari, Manuela Rontini, Stefano Caliandro, Mirco Bagnari, Roberta Mori, Marcella Zappaterra, Barbara Lori, Nadia Rossi, Valentina Ravaioli, Paolo Calvano, Luca Sabattini, Roberto Poli, Giuseppe Boschini, Alessandro Cardinali, Giuseppe Paruolo, Lia Montalti, Massimo Iotti, Enrico Campedelli, Francesca Marchetti, Luciana Serri, Paolo Zoffoli, Antonio Mumolo, Gianni Bessi.

(Giulia Paltrinieri)

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