Sanità. Gibertoni (M5s): tetto salariale massimo per manager, stipendio non superi indennità Bonaccini

In una risoluzione, la consigliera del Movimento 5 stelle chiede di istituire un regolamento che fissi il compenso massimo dei dirigenti regionali e sanitari e di investire i risparmi in servizi

16/08/2017 12:15

Un manager regionale o del comparto sanità non può avere uno stipendio superiore a quello del presidente della giunta, Stefano Bonaccini. Per questo, e per limitare ancor di più le spese della pubblica amministrazione, dovrebbe essere fissato un tetto salariale massimo, attraverso un regolamento ad hoc, che prenda come riferimento lo stipendio del presidente della Regione. I risparmi così ottenuti dovrebbero essere riutilizzati per acquisti nella sanità e per potenziare i servizi regionali.

È quanto chiede in una risoluzione Giulia Gibertoni, consigliera regionale del Movimento 5 stelle, che, pur riconoscendo alla Giunta il “forte impegno nella riduzione dei costi”, nel contenimento delle spese generali e nei risparmi sugli acquisti di beni e servizi durante l’attuale mandato, la critica per non avere avuto altrettanta “attenzione” verso “la riduzione dei compensi dei vertici della dirigenza delle Ausl e del resto della dirigenza regionale”. “La Regione – scrive Gibertoni – ha attribuito le responsabilità delle erogazioni a pioggia (delle somme distribuite senza una sufficiente valutazione del merito) a scelte della precedete giunta”, ma “di fatto non ha inciso in modo risolutivo per risolvere questa criticità”, effettuando solo “piccole modifiche che variano in modo irrisorio i compensi di questi soggetti”.

La consigliera, in particolare, punta il dito contro il sistema delle “valutazioni positive” assegnate ai direttori generali, da cui “discendono pressoché in automatico le valutazioni positive dei direttori amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere”, ampliando considerevolmente la platea dei percettori di questo compenso aggiuntivo legato alla produttività.

Alcuni manager della Regione – ricorda l’esponente 5stelle – guadagnano più del presidente Bonaccini e del premier Gentiloni. Uno di questi – aggiunge – è il direttore generale dell’Ausl di Modena, “a cui viene corrisposto un compenso annuo pari a circa 155mila euro che, con l’aggiunta della parte variabile correlata agli specifici obiettivi di mandato annuali, sale a un totale di circa 170mila euro”.

Un atto d’indirizzo che arriva a pochi giorni dall’interrogazione depositata dalla stessa Gibertoni sull’argomento, dove chiede alla Giunta anche “di fornire i dati relativi ai compensi complessivi annui dei singoli manager delle società partecipate, degli enti strumentali e delle aziende sanitarie e ospedaliere”.

(Andrea Perini)

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